(ANSA) - BRUXELLES, 8 GIU - Secondo l'avvocato generale della
Corte di Giustizia Ue, è conforme al diritto europeo la
"stretta" italiana del 2010 sulle concessioni del gioco e delle
scommesse. E il giudice nazionale può rivolgersi alla Corte Ue
anche dopo una pronuncia della Corte Costituzionale.
La Global Starnet, società di diritto britannico
concessionaria "della rete per la gestione telematica del gioco
lecito", aveva contestato la legge italiana che nel 2010 ha
introdotto nuovi requisiti per i titolari di concessioni,
applicabili anche alle concessioni esistenti. L'avvocato
generale - i cui pareri sono quasi sempre ripresi dalle sentenze
della Corte - respinge le contestazioni. Non ritiene le
disposizioni nazionali "una restrizione alla libertà di
stabilimento, perché "è giustificata dallo scopo di migliorare
la solidità economico-finanziaria dei concessionari e di
rafforzarne l'affidabilità e l'onorabilità, nonché di combattere
la criminalità". Esclude, poi, che la normativa nazionale
comporti la violazione dei principio di libertà d'impresa. E
sottolinea, infine, che Global Starnet "non può lamentare la
violazione del legittimo affidamento, mancando un chiaro ed
espresso impegno da parte dell'autorità competente a conservare
la situazione esistente, la quale, quindi, ben poteva essere
modificata nell'ambito del potere discrezionale delle autorità
nazionali".(ANSA).
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Avv.Corte Ue,stretta Italia su gioco e scommesse è legittima
Non limita diritti delle concessionarie