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Banche: Dombrovskis, si è allentato legame con debito

Ma avanti su Unione bancaria o rischio frammentazione con Brexit

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 19 MAG - Ci sono "segni che il legame tra il debito sovrano e le banche si sta allentando", con queste che "ora tendono ad avere meno bond dei governi nazionali" oltre a "sviluppi positivi nel prezzo dei bond bancari, che stanno cominciando a scollegarsi dai rating dei Paesi". E' quanto ha spiegato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis in base a un rapporto sul settore finanziario presentato oggi. "Questi sviluppi vanno nella direzione giusta, ma sono necessari ulteriori passi avanti per raggiungere un settore bancario diversificato e davvero integrato", ha sottolineato Dombrovskis, ovvero il completamento dell'Unione bancaria con la Garanzia per i depositi, una finalizzazione della riforma di Basilea che rispetti le specificità Ue ed "evitando ulteriori aumenti significativi dei requisiti di capitale". Oltre a un quadro di supervisione bancaria "più favorevole per le banche transfrontaliere", a "miglioramenti mirati al quadro macroprudenziale esistente", al "rafforzamento dell'Esrb" con un "ruolo di coordinamento più forte".

L'Ue deve scegliere tra completare dell'Unione bancaria o la frammentazione, perché con la Brexit all'orizzonte solo un mercato finanziario integrato dei 27 può resistere agli shock.

E' il messaggio lanciato dal vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovksis alla conferenza di alto livello sull'integrazione finanziaria. "Siamo di fronte a una scelta, possiamo o intraprendere un'azione decisiva per completare l'Unione bancaria e del mercato dei capitali, oppure dovremo avere a che fare con le conseguenze di mercati frammentati e una supervisione arbitraria", ha detto Dombrovskis. Perché "solo come mercato integrato abbiamo la profondità e la liquidità per far funzionare i mercati in modo efficiente" in quanto, ha avvertito, "senza la Gran Bretagna il mercato Ue delle equity costituisce il 15% di quello mondiale in termini di capitalizzazione". E solo come mercato integrato dell'eurozona "possiamo migliorare la trasmissione della politica monetaria e assorbire meglio gli shock asimmetrici condividendo i rischi finanziari".(ANSA).

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