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Domani Ue avverte, manovra entro aprile o procedura

Padoan, rapporto debito non è passo verso procedura

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 21 FEB - La Commissione europea darà tempo all'Italia fino alla fine di aprile per prendere i provvedimenti legislativi per la correzione dello 0,2% del pil.

Ma se non sarà rispettato questo termine, il Collegio dei commissari è pronto ad aprire la procedura di infrazione per deficit eccessivo, che equivale ad un commissariamento, nella prima riunione di maggio. Lo riferiscono fonti europee all'ANSA.

Secondo quanto viene spiegato dalle fonti, nel dibattito interno alla Commissione si è tenuto conto delle "valutazioni politiche" sull'opportunità o meno di insistere affinché l'Italia dia subito seguito alle promesse fatte dal ministro Padoan il 2 febbraio in risposta alla richiesta di correzione dello 0,2% del Pil inviata dal vicepresidente Dombrovskis e dal Commissario Moscovici il 17 gennaio.

Nel collegio dei Commissari sarebbero infatti emerse valutazioni anche di segno opposto a quello desiderato dall'Italia, sul fatto che dare ulteriore tempo, quando la violazione è considerata "conclamata", potrebbe essere controproducente in altri paesi.

In ogni caso a Bruxelles si fa notare che l'Italia ha preso precisi impegni per aprile e quindi finora prevarrebbe la linea di dare fiducia e attendere i provvedimenti che dovranno essere adottati da Roma.

Il rapporto sul debito di domani non rischia di essere un passo ulteriore verso la procedura d'infrazione: lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan al termine dell'Ecofin.

Non è un nuovo passo verso la procedura perché "come è già stato detto pubblicamente l'Italia si è impegnata a fare la correzione di cui abbiamo parlato anche ieri, confermo che si farà e quindi questa è una cosa che toglierà ogni dubbio sulla coerenza dell'Italia con le regole", ha detto Padoan.

Noi ci sono, sui mercati, dubbi sulla sostenibilità del debito italiano: lo ha detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan rispondendo alle domande dei giornalisti. "Questi dubbi sui mercati non li vedo, sui mercati ci sono dei prezzi, quello dello spread si è alzato da circa un mese anche a seguito dell'effetto Trump che ha numerose implicazioni", ma poi "si è stabilizzato, non sta andando su quindi questo mi dice che sui mercati che funzionano non ci sono dubbi in tal senso", ha concluso il ministro.(ANSA).

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