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Bilancio Ue: Corte Conti, ancora 5,5mld spesi non in regola

Ma miglioramento in 2015 rispetto a 2014, scesi a 3,8% da 4,4%

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 13 OTT - Nel 2015 ancora 5,5mld del bilancio Ue sono stati spesi commettendo errori in violazione delle regole europee. Si tratta però di un nuovo miglioramento, in quanto l'ammontare è sceso al 3,8% sulla spesa complessiva rispetto al 4,4% del 2014. E' quanto emerge dall'ultimo rapporto della Corte dei conti Ue, che per il nono anno consecutivo ha dato il suo via libera alle spese effettuate dall'Ue nell'anno precedente. Questi 5,5mld affetti da errore, infatti, tengono a precisare gli stessi esperti di audit, "non sono una misura del livello di frode, inefficienza o spreco" ma si tratta di "una stima del dinaro che non avrebbe dovuto essere pagato perché non è stato usato pienamente in linea con le regole Ue". Per esempio ci sono casi di fondi strutturali rimborsati a Paesi, come Italia e Germania, che hanno commesso errori nel seguire le regole sugli appalti pubblici o che hanno certificato una spesa che in realtà non era rimborsabile. Dall'analisi della Corte dei conti è emerso inoltre che Commissione Ue e stati membri sbagliano in modo uguale, con un tassi di errori commessi rispettivamente del 3,9% e del 4%. Non sono invece stati riscontrati errori nelle operazioni relative alle entrate esaminate, mentre le spese amministrative si sono confermate il settore con il più basso livello di errore. "Sono soddisfatta dei progressi che stiamo compiendo in questo ambito", ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Ue responsabile per il bilancio Kristalina Georgieva, "il denaro è stato impiegato più proficuamente laddove necessario ed è stato anche gestito in modo più efficace", ora "dobbiamo proseguire su questa strada". Il presidente dei revisori dei conti Ue Klaus-Heiner Lehne, però, ha avvertito che "la gente non può nemmeno iniziare ad aver fiducia nelle istituzioni Ue se non credono che ci prendiamo cura del loro denaro in modo adeguato e mantenendo un buon resoconto di come lo stiamo facendo". (ANSA).

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