(ANSA) - BRUXELLES, 26 AGO - I tempi medi di pagamento della
pubblica amministrazione alle imprese in Europa sono diminuiti
di oltre 10 giorni da quando è entrata in vigore la direttiva Ue
sui ritardi, e l'Italia vede il calo maggiore tra i 28 con -15
giorni, partendo dall'ultima posizione. Si tratta però di dati
vecchi, relativi al periodo 2011-2014, forniti da Intrum
Justitia. Il dato per il 2015, già noto, è di 144 giorni in
media, cifra con cui l'Italia resta sempre maglia nera nell'Ue
contro i 30 massimo 60 giorni previsti dalle regole europee. E'
quanto ricorda un rapporto della Commissione Ue pubblicato oggi.
"Stiamo monitorando da vicino l'attuazione della direttiva sul
ritardo dei pagamenti, e abbiamo notato una chiara diminuzione
in media dei tempi di pagamento all'interno dell'Ue", ha
dichiarato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta
Bienkowska, avvertendo però che "i ritardi nei pagamenti
continuano a danneggiare molte imprese, in particolare le pmi, e
da ultimo la competitività Ue". Da qui l'invito a "tutti i Paesi
Ue a fare più sforzi per combattere" il problema, in quanto "c'è
ancora del lavoro da fare prima che una cultura coerente di
pagamenti rapidi diventi realtà". L'Italia ha tuttora
formalmente aperta una procedura d'infrazione per il mancato
rispetto dei tempi previsti dalla direttiva Ue, su cui la
Commissione Ue si rifiuta di fornire informazioni.(ANSA).
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Debiti Pa: rapporto Ue, tempi medi ridotti 10 giorni da 2013
Italia calo maggiore con -15, ma dati Intrum Justitia 2011-2014