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Ue: Italia sempre indietro su innovazione, ma hub in Regioni

Piemonte e Friuli avanti, resto Paese sotto media dei 28

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 14 LUG - L'Italia continua a restare indietro sull'innovazione, confermandosi ancora una volta tra i Paesi Ue "innovatori moderati", ma Piemonte e Friuli-Venezia Giulia costituiscono all'interno del Paesi due hub regionali avanzati. E' quanto emerge dal rapporto annuale 2016 dell'Innovation scoreboard nazionale e regionale della Commissione Ue, dove l'Italia figura alla 17esima posizione su 28 nella categoria il cui livello di innovazione resta sotto la media Ue, insieme a Croazia, Cipro, Malta, Grecia, Spagna, Portogallo, Lettonia, Lituania, Estonia, Slovacchia, Repubblica ceca e Polonia. L'Italia, tra l'altro, ha migliorato la sua performance sull'innovazione solo dell'1,5% nell'arco temporale 2008-2015. "Sacche di eccellenza", nonostante la 'maglia nera' italiana, sono però presenti in Piemonte e Friuli-Venezia Giulia, considerati "innovatori forti", allo stesso modo che I Paesi Baschi in Spagna o Bratislava in Slovacchia. Leader dell'innovazione nell'Ue si confermano i Paesi nordici con Danimarca, Finlandia, Germania, Olanda e Svezia. La performance dell'Italia nel campo dell'innovazione è "aumentata stabilmente sino al 2011, poi ha conosciuto un calo nel 2012, ed è aumentata di nuovo nel 2013-2014", infine "è diminuita leggermente nel 2015". Nel complesso, la sua performance relativa all'Ue è quindi passata dal 78% nel 2008 a quasi l'83% nel 2015. Guardando ai diversi settori, l'Italia è sotto la media Ue nella maggior parte dei casi: maglia nera sul fronte finanza e sostegno e poi negli investimenti delle imprese, dove registra la peggiore perfomance relativa nell'ambito del venture capital e nei ricavi dall'estero per licenze e brevetti. L'unica dimensione in cui l'Italia è sopra la media Ue è quella degli innovatori, ovvero innovazioni nei processi produttivi, nei prodotti, nel marketing e nell'organizzazione delle pmi. Per la maggior parte degli indicatori, però, c'è stato un miglioramento, con una crescita marcata nella categoria dei sistemi di ricerca aperti, eccellenti e attraenti (7,4%), grazie all'aumento di dottorati svolti da studenti non Ue e delle co-pubblicazioni scientifiche internazionali (6,9%). Avanzamento notevole anche per i ricavi dall'estero sui brevetti (19%), mentre sono peggiorati in modo significativo gli investimenti in venture capital (-9,5%). (ANSA).

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