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Ttip:lunedì nuovo round negoziati a Bruxelles,ritmo accelera

Ma nodi principali affrontati a livello politico a settembre

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 8 LUG - Nonostante le critiche e le incertezze se mai il Ttip vedrà davvero la luce, lunedì inizierà a Bruxelles il 14esimo round di negoziati sull'accordo di libero scambio tra Ue e Usa. Il tentativo è di accelerare, spiegano fonti Ue vicine al dossier, "per riuscire a chiudere prima della fine dell'amministrazione Obama", con un "ritmo molto intenso di negoziati" tra gli ultimi due mesi e i prossimi tre. Il momento clou sarà "settembre", quando è previsto "un significativo numero di incontri a livello politico" tra la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem e il rappresentante Usa Michael Froman, chiamati a sciogliere al massimo livello i nodi tuttora aperti. Oltre a un consiglio Ue informale commercio a Bratislava, dove tutti i 28 saranno seduti attorno al tavolo, Gran Bretagna inclusa nonostante la Brexit, per valutare la situazione. "L'ambizione", spiegano le fonti, "è arrivare alla fine dell'estate a un testo consolidato dell'accordo in tutte le aree" sebbene ci siano ancora "differenze significative" tra le due parti. Una delle difficoltà maggiori resta infatti la decisione settore per settore delle date di inizio di accesso al mercato. Altro nodo chiave, la partecipazione agli appalti pubblici, su cui gli Usa sono contrari, e allo stesso tempo il riconoscimento delle indicazioni geografiche su cui le posizioni restano ancora molto distanti. Altro punto critico, l'ex 'Isds', ovvero la questione della protezione degli investimenti, su cui l'Ue ha presentato una proposta per la creazione di un tribunale arbitrale per risolvere le dispute. Su questo ci sono però ancora differenze di vedute con gli americani, ma per gli europei è talmente centrale, spiegano le fonti, che dai negoziatori viene considerata una "questione che può far chiudere la partita" se riuscissero a spuntarla. Resta inoltre la questione dell'energia, su cui l'Ue vorrebbe un capitolo a parte per poter aver accesso alle risorse energetiche che ora sono considerate "sicurezza nazionale" e quindi fuori dalla portata di società non-Usa. Al tavolo dei negoziati, intanto, per l'Ue continueranno a sedere anche i britannici: "ci sono sono solo negoziatori della Commissione Ue", hanno sottolineato da Bruxelles. (ANSA).

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