(ANSA) - BRUXELLES, 29 APR - Bisogna proseguire sullo schema
di assicurazione dei depositi (Edis) perché questo è "parte di
un pacchetto equilibrato dove i passi per condividere i rischi e
ridurli vanno mano nella mano". E' il messaggio lanciato dal
commissario Ue alla stabilità finanziaria Jonathan Hill alla
prima conferenza del Single resolution board (Esr),
sottolineando l'importanza di essere tornati a parlarne
all'Ecofin informale di Amsterdam grazie alla spinta della
presidenza olandese dell'Ue. La "terza gamba" dell'Unione
bancaria, dopo la supervisione unica e il meccanismo unico di
risoluzione, ha ricordato Hill, dovrà essere "neutrale nei costi
per le banche perché i contributi" allo schema unico di garanzia
sui depositi "sarebbero dedotte da quello che le banche pagano
nei loro schemi nazionali di garanzia" e allo stesso tempo "si
sarebbero forti salvaguardie contro l'azzardo morale".
"Dobbiamo fornire un backstop a lungo termine credibile per
il meccanismo unico di risoluzione". E' il monito del
commissario Ue alla stabilità finanziaria Jonahan Hill,
ricordando che i ministri dei 28 "si sono impegnati per questo
nel 2013", con un sistema nuovo operativo dal 2024 ma che da
inizio anno è in funzione solo un sistema di finanziamento ponte
per il periodo transitorio. Per questo, ha sottolineato Hill, "è
importante che incominciamo il lavoro tecnico per sviluppare il
backstop comune", in quanto si tratta di una "questione di
fiducia". "Non dobbiamo sottovalutare quanto sia una sfida
passare dal bail-out al bail-in" e per questo "i prossimi mesi e
anni non saranno sempre facili", ha concluso.
"La creazione di un sistema comune di garanzia sui depositi è
necessario, ma siamo ancora lontani dalla sua realizzazione". E'
il monito lanciato dal presidente della commissione affari
economici dell'Europarlamento Roberto Gualtieri alla prima
conferenza del Single Resolution Board (Srb), sottolineando che
"nella fase attuale c'è un disequilibrio evidente tra il
trasferimento delle competenze di supervisione e risoluzione a
livello Ue, e le funzioni di finanziamento che rimangono
essenzialmente o principalmente a livello nazionale". Per questo
è "necessario avanzare anche con la creazione di uno schema
comune di garanzia per i depositi, che è chiave nel promuovere
lo stesso livello di fiducia nella protezione dei depositi per
tutte le banche, a prescindere dalla loro localizzazione". E nel
momento in cui il pilastro della risoluzione bancaria non è
ancora completato con un backstop comune, questa "assenza può
minare la credibilità dell'intero quadro", per questo, ha
avvertito Gualtieri, "deve essere attuato senza ritardi,
possibilmente attraverso una linea di credito dell'Esm verso il
Single Resultion Fund" come già suggerito dal Rapporto dei 5
presidenti.
Perché funzioni appieno il nuovo sistema che evita ai
contribuenti di pagare per il salvataggio delle banche, vanno
bene informati i cittadini sul meccanismo del bail in. E gli
stati membri devono pienamente applicare le nuove regole Ue
sulla risoluzione bancaria. E' il messaggio lanciato dal
commissario Ue alla stabilità finanziaria Jonathan Hill alla
prima conferenza del Single resolution board (Srb). "I creditori
avranno bisogno di capite i rischi a cui sono esposti" e "sapere
come una possibile risoluzione possa dare risultati e cosa possa
significare per i loro investimenti", perché "gli azionisti, gli
obbligazionisti e i creditori, ovvero quelli che dovranno
partecipare al bail in, devono capire chiaramente che le regole
sono cambiate" e "cosa significa per l'uomo e la donna della
strada". Intanto gli stati membri devono "attuare tutta la
legislazione che è già stata concordata", per questo "stiamo
facendo pressione su tutti gli stati membri perché agiscano, e
ci stiamo arrivando, ma ci sono ancora tre Paesi che non sono
ancora arrivati alla linea d'arrivo", ha sottolineato Hill. Si
tratta di Belgio, Slovenia e Polonia nei cui confronti la
Commissione ha aperto procedure d'infrazione.
"Ci sono ancora troppe differenze nei trattamenti nazionali
che aggiungono incertezza" per consumatori e creditori nel
momento in cui scatta il bailin. E questo perché a livello Ue è
stato legiferato tramite una direttiva anziché con un
regolamento, in quanto più rapida. Così il presidente del board
del Meccanismo unico di supervisione (Ssm), aggiungendo che le
attuali modalità di investimento in titoli bancari "quando sono
troppo ampi con i nuovi modelli del 'bail-in' devono essere
riconsiderate", e per questo "le autorità del mercato hanno un
lavoro molto importante da fare per la protezione dei
consumatori nel settore retail".(ANSA).
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Banche:Hill, schema assicurazione depositi è parte pacchetto
Gualtieri, necessario avanzare. Nouy,ancora differenze su bailin