(ANSA) - BRUXELLES, 26 NOV - Per il terzo anno consecutivo
l'Italia presenta squilibri macroeconomici "eccessivi",
soprattutto debito elevato e scarsa competitività, e la
Commissione Ue la lascia nel gruppo dei Paesi su cui vigila in
modo approfondito. Il gruppo è sempre più ampio, e da un anno
comprende anche la Germania per via del suo surplus che non
accenna a diminuire. Si tratta di 18 Paesi in tutto per i quali,
a febbraio 2016, Bruxelles pubblicherà delle 'pagelle' più
approfondite che guardano nel dettaglio le cause del persistere
degli squilibri.
I dati presi in considerazione dalla Commissione nel rapporto
pubblicato oggi sono relativi al 2014. Quest'anno, oltre agli
indicatori tradizionali (debito, disoccupazione, prezzo delle
case, investimenti, costo del lavoro, passività bancarie,
export, credito ai privati) se ne sono aggiunti tre sul lavoro,
che misurano il tasso di attività della popolazione (tra 16 e 54
anni), la disoccupazione a lungo termine e quella giovanile.
Questo, spiega Bruxelles, per cercare di avere un quadro più
chiaro anche della dimensione sociale.
Nella classifica aggiornata, si legge nel documento, per
l'Italia "sono diversi gli indicatori che oltrepassano le soglie
di riferimento, in particolare perdita di quote di export,
debito, disoccupazione e aumento di quella giovanile". Assieme
al debito elevato, "salito nel 2014 a causa di crescita e
inflazione basse", l'altro nodo è la competitività, sotto
osservazione di Bruxelles da tre anni. "Il calo della
produttività e la bassa inflazione trattengono la riconquista
della competitività", spiega il rapporto, che punta il dito
anche contro il calo del rapporto investimenti-pil, indice di
"debolezza economica" parzialmente dovuto ad "un'ulteriore
contrazione del credito nel 2014".
Il flusso del denaro infatti, "nonostante alcuni
miglioramenti da metà 2014, continua a risentire della grande
quantità di crediti deteriorati". Infine, la disoccupazione ha
avuto il suo picco nel 2014 ma resta elevata assieme a quella
giovanile e quella di lungo termine. Anche gli indicatori
sociali e sulla povertà sono stabili, ma "a livelli
preoccupanti".
Il debito elevato, scrive la Commissione, è "fonte di
preoccupazione in molti Paesi nonostante l'assenza di rischi
esterni", perché "combinato a un calo di crescita potenziale o
competitività, aumenta la probabilità di traiettorie debito-pil
instabili e la vulnerabilità agli shock". E' il caso,
sottolinea, di Italia, Francia e Belgio.
Anche per questo il commissario agli affari economici Pierre
Moscovici spiega che, con l'Italia, l'appuntamento è in
primavera perché al momento la Commissione ritiene che la legge
di stabilità italiana "sia a rischio di non conformità
nonostante la ripresa e le riforme, e ci siamo dati appuntamento
alla primavera per vedere fino a che punto possa beneficiare di
flessibilità supplementare".(ANSA).
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Italia resta sotto lente Ue per debito e competitività
Rapporto Commissione,ancora squilibri macroeconomici 'eccessivi'