(ANSA) - BRUXELLES, 25 NOV - L'Italia è al secondo posto
nell'Ue sul fronte delle tasse 'ambientali', che nel 2013 hanno
toccato la quota di quasi 55 miliardi di euro, contro i 41,5 del
2003. A pesare di più sono soprattutto le tasse sull'energia
(81%), poi trasporti (18%) e in minima parte quelle
sull'inquinamento e l'uso delle risorse (1%). Lo riferisce
Eurostat, secondo cui al primo posto nell'Ue si piazza la
Germania (57,5 miliardi) e al terzo la Gran Bretagna (50,6
miliardi), su un totale per i 28 Paesi Ue di 330 miliardi di
euro di tasse ambientali, in salita rispetto ai 272 miliardi
registrati nel 2003.
La quota di tasse ambientali sul totale di tasse e contributi
sociali varia in maniera significativa da un Paese all'altro. La
fetta più importante in proporzione la riscuotono la Slovenia
(10,5%) e la Bulgaria (10,1%), poi Croazia(9,6%), Olanda (9%) e
Danimarca (8,9%). L'Italia è al dodicesimo posto (7,9%),
registrando un aumento dello 0,4% rispetto al 2003 e piazzandosi
al di sopra della media Ue (6,3%), mentre ultimi in classifica
sono Belgio e Francia (4,5%).(ANSA).
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Ambiente: Italia seconda in Ue per eco-tasse, 55mld in 2013
Germania al top con 57mld, contro 330mld per totale 28