(ANSA) - BRUXELLES, 3 LUG - E' una bocciatura senza appello
del documento sul completamento dell'unione economica e
monetaria presentato dai cinque presidenti delle istituzioni Ue
(Commissione, Consiglio, Bce, Eurogruppo e Pe) quella che arriva
da Fabrizio Saccomanni, già ministro delle Finanze e direttore
generale di Bankitalia, ma soprattutto tra gli architetti, negli
anni '90, dell'unione monetaria.
In un lungo articolo pubblicato sulla rivista online
dell'Iai, Saccomanni definisce il rapporto "un'occasione perduta
per corregge la 'zoppia' tra una politica monetaria gestita da
un organo federale e politiche economiche gestite a livello
nazionale in base a regole comuni".
Ma l'ex ministro va oltre. E scrive che "a ben vedere" il
documento "è anche un testo ingannevole, perché dà per scontato
che la Ue disponga di tempi lunghi per riformarsi, e fuorviante,
perché in realtà continua a subordinare la dimensione comune e
sovrannazionale delle politiche e degli strumenti alle priorità
e alle responsabilità degli stati nazionali".
"Per chi ha vissuto la lunga vicenda della unificazione
monetaria - osserva ancora Saccomanni - è un testo irritante
perché riporta il processo indietro nel tempo al 1989, ai giorni
del rapporto del Comitato Delors, se non al 1970, ai giorni del
Rapporto Werner".
(ANSA).
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Riforma Eurozona: Saccomanni boccia rapporto 5 presidenti Ue
Documento ingannevole, forviante e irritante