(ANSA) - BRUXELLES, 3 LUG - Sono ancora 15 i programmi italiani
- sui 56 Ue rimasti - in attesa della luce verde di Bruxelles
per iniziare la spesa dei fondi strutturali europei 2014-2020 ed
anche nella partita per la chiusura del periodo 2007-2013 non
mancano gli affanni.
La media italiana di assorbimento dei circa 28 miliardi di
euro del vecchio periodo, secondo i dati della Commissione al 30
giugno, è del 76% e colloca il nostro Paese al quart'ultimo
Paese in Europa, prima di Slovacchia, Romania e Croazia. Ma sono
soprattutto i Por Calabria (67%), Campania (66%), Sicilia (64%)
e il programma nazionale (Pon) Trasporti (57%) ad appesantire la
media generale.
Le quote di spesa delle altre Regioni sono infatti tra l'86 e
l'87%, e molte, come Valle d'Aosta, Liguria, Friuli Venezia
Giulia, Lombardia, Toscana, Abruzzo e Molise, solo per citarne
alcune, si avviano a conclusione.
E proprio in vista del 31 dicembre, termine ultimo di
ammissibilità della spesa rendicontabile per il 2007-2013,
(anche eventuale disimpegni emergeranno solo al termine
dell'istruttoria dei servizi dell'esecutivo comunitario, dopo
fine marzo 2017) va avanti il lavoro delle task force
dell'esecutivo Ue per aiutare le Regioni in difficoltà ad
imprimere un'accelerata alla spesa. Una nuova missione tecnica è
stata infatti programmata per il 27 e 28 luglio.
Secondo il commissario Ue alle Politiche regionali Corina
Cretu, che ad aprile si è recata personalmente in alcuni dei
territori italiani in ritardo, i "progressi sul terreno sono
buoni" e nel corso dell'estate ci saranno nuovi "incontri" per
monitorare la situazione e "vedere cosa ancora può essere fatto
nei mesi restanti". Una valutazione della situazione è attesa
per il 10 luglio.
Quanto al nuovo periodo 2014-2020, l'Italia ha a disposizione
un pacchetto di circa 32,8 miliardi di euro di fondi Ue. Ma su
un totale di 311 programmi dei 28 Paesi membri, 56 sono ancora
in attesa dell'ok di Bruxelles e 15 di questi sono italiani.
Secondo fonti della Commissione europea, sette Por (Friuli
Venezia Giulia; Molise; Sardegna; Puglia; Basilicata; Abruzzo e
Veneto) e tre Pon (Città metropolitane; Ricerca e innovazione;
Trasporti) dovrebbero essere approvati entro fine luglio. Gli
altri (Sicilia, Calabria, Campania e Legalità) slitteranno a
fine agosto e forse anche oltre.
Un'eventuale mancata adozione dei programmi entro fine 2015
potrebbe portare alla perdita delle quote previste per il 2014 e
2015, poiché devono essere impegnate nel budget europeo prima
della fine dell'anno. Ma dalla Commissione spiegano: "Non ci
aspettiamo che l'Italia corra questo rischio".(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Fondi Ue: Italia in affanno su spesa arretrati 2007-2013
E per 2014-2020 si attende ancora ok Bruxelles per 15 programmi