(ANSA) - BRUXELLES, 27 APR - Tsipras comincia a cedere alle
richieste dei creditori internazionali. Dopo l'attacco
dell'Eurogruppo al ministro delle Finanze Yanis Varoufakis,
accusato di aver rallentato le trattative in corso per le troppe
rigidità, anche caratteriali, il premier procede a un 'rimpasto'
nella squadra dei negoziatori e 'commissaria' il professore
affiancandogli il viceministro per le Relazioni Economiche
Internazionali Euclid Tsakalotos. Secondo la Bild, non è l'unica
concessione di Tsipras, che sarebbe anche pronto a mettere da
parte, per ora, l'aumento del salario minimo e il rafforzamento
dei diritti dei lavoratori. Sviluppi che portano il
vicepresidente della Bce Vitor Constancio a dirsi "fiducioso" in
un accordo, e le Borse europee a chiudere positive.
Dopo una riunione con i suoi responsabili dell'economia,
Tsipras ha deciso di istituire una "squadra di negoziazione
politica" guidata dallo stesso Varoufakis, il cui coordinamento
è stato affidato al vice ministro Tsakalotos. Inoltre, è stata
creata una "squadra speciale di coordinamento" per assistere il
team di tecnici Ue ad Atene, sotto la guida del segretario
generale Spyros Sagias, mentre il presidente del Consiglio
economico Giorgos Houliarakis sarà responsabile dei tecnici
greci del Brussels Group. Infine, il segretario generale per la
politica di bilancio, Nikos Theoharakis, è stato incaricato di
sviluppare un piano di crescita per l'economia greca che sarà
basato sul nuovo accordo che dovrebbe essere raggiunto a giugno.
Con i cambiamenti ai vertici Tsipras spera di facilitare il
dialogo con i partner internazionali e risolvere così i problemi
'procedurali' del negoziato, visto che l'Eurogruppo si lamentava
di interlocutori senza un mandato per affrontare le questioni di
bilancio. "Si spera che ora abbiano un mandato pieno", auspicano
fonti europee.
Risolti i problemi procedurali, restano quelli di sostanza.
Se è vero che Tsipras è disposto a mettere da parte alcune delle
sue promesse elettorali, come l'aumento del salario minimo e il
rafforzamento della contrattazione collettiva, un accordo
potrebbe essere molto vicino. Il vicepremier Dragasakis la vede
possibile già nei prossimi giorni, forse addirittura entro il 30
aprile. Il nuovo team di negoziatori ha già avuto un primo
scambio con il Brussels Group e fonti greche parlano di
"discussioni su una lista di riforme che ha lo scopo di
raggiungere un'intesa con i creditori". E' la prima volta che i
greci indicano lo scopo così chiaramente. Nel negoziato
resterebbe solo da colmare la distanza su taglio delle pensioni,
privatizzazioni e moratoria sulla confisca delle prime case
pignorate dalle banche.
Atene ha bisogno degli aiuti se non vuole andare incontro ad
una reazione a catena che, con un default dello Stato,
manderebbe a gambe all'aria tutta l'economia già in difficoltà:
nei primi tre mesi nel 2015 hanno chiuso 5.341 imprese ad una
media di circa 59 chiusure al giorno ma molti altri chiuderanno
nei prossimi tre mesi senza un accordo con i creditori, fa
sapere oggi la Confederazione Nazionale delle Camere di
Commercio elleniche. E anche oggi il ministro dell'economia Pier
Carlo Padoan rassicura: non c'è nessun piano B per Atene.
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Grecia, cambia team negoziatori, Varoufakis commissariato
Atene apre su salario minimo. Allarme chiusura negozi.Bene Borse