(ANSA) - BRUXELLES, 27 GEN - Nonostante la comunicazione
della Commissione Ue sulla flessibilità del Patto sia ormai nero
su bianco, non accenna a placarsi lo scontro tra il fronte dei
rigoristi e quello dei Paesi che cercano una via nuova alla
crescita. La Germania si conferma inflessibile sul rispetto
delle regole che il ministro dell'economia Wolfgang Schaeuble
torna a chiedere anche oggi durante l'audizione al Parlamento
europeo con il collega Pier Carlo Padoan. Il quale rinvia al
mittente qualunque riferimento all'Italia: "C'è la percezione
che l'Italia violi le norme ma guardate bene i numeri, non è
vero", ha detto agli eurodeputati. Ma la stretta via per i conti
pubblici italiani è confermata proprio dal vicepresidente della
Commissione Ue Valdis Dombrovskis, uno degli esaminatori di peso
nell'esame di marzo: sulla flessibilità l'Italia ha marini
limitati, perché è troppo vicina al 3%.
"La flessibilità non è negativa in sé ma non deve portare a
una situazione in cui le regole convenute non vengono
rispettate. Allora sarebbe sbagliata e distruggerebbe la
fiducia", ha detto Schaeuble, secondo cui "la flessibilità delle
regole si scontra non solo con i limiti giuridici ma anche con
la questione di mantenere la fiducia verso gli Stati". In
passato, ha ricordato Schaeuble, "le regole non sono state
rispettate, anche il mio Paese non le ha rispettate, ma abbiamo
imparato la lezione". E ora, spiega, Berlino si è impegnata con
l'Ue ad attenersi alle regole "perché ora non vogliamo farci
criticare".
Il ministro Padoan difende l'Italia: "Rispettiamo le regole
meglio di altri nonostante il debito elevato per il quale
facciamo ogni sforzo perché si mantenga in un percorso di
riduzione", ha spiegato al Parlamento. Dopo l'Ecofin poi,
ammette che anche se la Ue dovesse scrivere "un rapporto" sul
debito italiano, "sono sicuro che terminerà con la dicitura 'è
sostenibile'". Perché "il fatto che si costruisca un rapporto
sul debito non implica una procedura". La Commissione, che tiene
il debito italiano sotto controllo, potrebbe avviare contro
l'Italia una procedura per debito eccessivo in qualunque
momento, visto che non rispetta la regola del debito. Tale
procedura partirebbe proprio dopo la stesura di un rapporto. Ma
la Commissione ha finora rassicurato l'Italia: il vento è
cambiato a Bruxelles, non si vuole punire i Paesi ma aiutarli a
trovare la loro via per coniugare finanze sostenibili e
crescita. Per tenere elevata la pressione sull'Italia in vista
di marzo resta il fatto che "tutte le opzioni sono sul tavolo",
compresa la procedura, spiega Dombrovskis, secondo il quale per
l'Italia "la flessibilità si applica" ma "il margine di manovra
è limitato perché il disavanzo è vicino al 3%".
L'Italia resta però determinata ad usare tutte le possibilità
offerte dalla nuova interpretazione delle regole: "Faremo valere
le circostanze eccezionali, cioè ciclo deteriorato, assenza di
crescita nominale e proseguiremo il grande sforzo delle riforme
che il governo sta già attuando e che la Commissione apprezza",
ha spiegato Padoan.(ANSA).
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Schaeuble, rispetto regole. Padoan, guardate numeri Italia
Dombrovskis, flessibilità limitata per Roma, troppo vicini a 3%