(ANSA) - BRUXELLES, 17 DIC - La fine dei sovraccosti del
roaming nell'Ue "non è attualmente sostenibile né fattibile in
pratica date le significative variazioni in una serie di
importanti parametri tra gli stati membri", dagli operatori alle
tipologie di consumatori. E' la conclusione che emerge
dall'analisi condotta dal Berec, i regolatori tlc Ue.
"La situazione", emerge dallo studio del Berec sulla proposta
presentata dalla Commissione Ue "Roam like at home" (Rlah), "è
resa ancora più complessa dalle differenze tra operatori e tra i
modelli di comportamento di viaggio dei consumatori all'interno
degli stati membri". Il Berec ha anche preso in considerazione
una serie di scenari con l'obiettivo di ridurre i costi e
consentire agli utenti di mantenere all'estero le stesse
abitudini di consumo che si hanno a casa, ma in ogni caso sono
emersi "trade off sostanziali" tra gli obiettivi delle politiche
Ue di incentivare i servizi di roaming, la protezione della
concorrenza degli investimenti e dei consumatori. C'è infatti il
rischio che, per coprire i costi di chi usa spesso il roaming,
in molti casi aumentino le tariffe nazionali a discapito dei
consumatori che non viaggiano. "Non c'è" insomma, conclude il
rapporto, un "punto giusto" di equilibrio per usare la telefonia
e soprattutto il traffico dati all'estero così come a casa.
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Tlc: regolatori Ue, fine roaming non è fattibile
Rapporto Berec, non è fattibile, differenze operatori e utenti