(ANSA) - BRUXELLES, 16 DIC - Il presidente del Consiglio
Europeo, Donald Tusk, ha intenzione di convocare a febbraio un
vertice straordinario "in cui si tornerà sul tema del piano di
investimenti in modo più dettagliato ed operativo". Lo riferisce
il sottosegretario agli affari europei, Sandro Gozi, al termine
del Consiglio Affari Generali. L'appuntamento di fatto avrà sul
tavolo le proposte legislative per il piano ed il fondo di
investimenti da 315 miliardi annunciato il mese scorso da Jean
Claude Juncker alla plenaria del Parlamento europeo.
Sul tema della "neutralità" dei contributi nazionali al fondo
per gli investimenti annunciato da Juncker per il piano da 315
miliardi, che non dovrebbero essere calcolati nel deficit e nel
debito ai fini del Patto di stabilità, c'è stato "grandissimo
consenso" tra i 28 riuniti nel Consiglio Affari generali e
dovrebbe essere "esplicitamente approvato" nelle conclusioni del
vertice. Lo riferisce Sandro Gozi, sottosegretario agli affari
europei e presidente di turno del Consiglio.
L'affermazione del principio della neutralità dei contributi
per Gozi è "un passo avanti molto importante" che va "nella
direzione di considerare diversamente la spesa corrente da
quella per investimenti".
Sembra ancora lunga però la strada per arrivare al punto in
cui la Ue decida di considerare anche gli investimenti nazionali
fuori dal calcolo di deficit e debito. "E' un processo che si è
aperto grazie alla nostra presidenza e chge adesso deve
continuare", spiega Gozi che indica un percorso a tappe fino a
giugno con cui "verrà organizzata una nuova e migliore
governance economica": prima con la comunicazione della
Commissione sulla flessibilità "all'inizio del nuovo anno", poi
col vertice straordinario di febbraio sulla proposta legislativa
per il piano di investimenti, quindi tra marzo e giugno si dovrà
- secondo Gozi - "discutere la revisione formale della strategia
Europa 2020" mentre "in giugno avremo la presentazione da parte
di Juncker, Draghi, Dijsselbloem e Tusk del nuovo rapporto sulla
governance". Quest'ultimo documento, riprenderà i temi del primo
rapporto dei quattro presidente presentato nel 2012, in cui si
parlava di unione bancaria, unione economica, unione dei bilanci
e unione politica. "E' stato realizzato per un quarto (l'unione
bancaria, ndr)" osserva Gozi aggiungendo che "per tre quarti il
lavoro è ancora da fare".
E l'Italia in questo percorso "continuerà a porre il tema
della flessibilità" inteso come "concretizzazione di quello che
diciamo". "Non possiamo pensare di gestire l'euro in base ad una
logica aritmetica. Dobbiamo passare ad una logica di politica
economica" specifica il sottosegretario agli affari europei.
"Significa applicare la maggiore flessibilità laddove c'è
l'accordo comune che si tratta di spesa per investimenti e c'è
una valutazione comune dell'importanza, della credibilità e
dell'efficacia dei processi di riforma strutturale a livello
nazionale".(ANSA).
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Gozi, a febbraio vertice straordinario piano investimenti
Neutralità contributi piano Juncker è primo passo,assenso dei 28