(ANSA) - BRUXELLES, 20 NOV - Il tetto ai bonus dei banchieri,
deciso dalla Ue con il pacchetto CRD IV nel 2013, è legittimo:
lo ha stabilito nelle sue conclusioni l'avvocato generale della
Corte di Giustizia Ue, Niilo Jaaskinen, che raccomanda alla
Corte di respingere il ricorso della Gran Bretagna che contesta
la direttiva ritenendo le remunerazioni competenza degli Stati.
Le conclusioni dell'avvocato si riflettono generalmente nelle
successive sentenze della Corte.
Il tetto ai bonus rientra tra le misure prese dopo la crisi
finanziaria perché, scrive l'avvocato, "si è ritenuto che uno
dei principali fattori scatenanti fosse stata la struttura dei
sistemi retributivi vigenti in tali enti". Il pagamento di
"bonus ragguardevoli rispetto agli stipendi ha incentivato i
dipendenti ad assumere rischi eccessivi per poter partecipare ai
profitti a breve termine delle banche, ma non ai costi dei loro
fallimenti che, nei casi più gravi, sono stati sopportati dai
contribuenti".
Il tetto prevede che i dipendenti non possano ricevere bonus
superiori al 100% del loro stipendio di base, o al 200% se lo
Stato membro decide di conferire tale potere agli azionisti, ai
titolari o ai membri di tali enti creditizi. Il Regno Unito ha
chiesto alla Corte di annullare tali norme, perché "rientrano
nella politica sociale e quindi sono competenza degli Stati.
Nelle sue conclusioni l'avvocato generale spiega che "fissare il
rapporto tra la remunerazione variabile e lo stipendio di base
non equivale a imporre un 'tetto massimo' o a fissare il livello
di retribuzione, poiché non è fissato alcun limite allo
stipendio di base, al quale i bonus sono indicizzati. Non
esistendo alcun limite di legge allo stipendio di base che può
essere pagato, non esiste di conseguenza neanche un limite al
livello complessivo della retribuzione. L'avvocato suggerisce
quindi alla Corte di respingere il ricorso presentato dal Regno
Unito.(ANSA).
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Banche: avvocato Ue, tetto stipendi manager è legittimo
Ricorso Gran Bretagna infondato secondo sue conclusioni