(ANSA) - BRUXELLES, 21 OTT - La Commissione Ue ha stabilito i
criteri per calcolare il contributo delle banche al fondo di
risoluzione nazionale e al Fondo di risoluzione unico, per
assicurare che le banche soggette a ristrutturazione dispongano
di un sostegno finanziario a medio termine per continuare
l'attività.
La direttiva sulla risoluzione delle banche (BRRD) istituisce
il fondo di risoluzione nazionale, al quale tutte le banche sono
tenute a contribuire a partire dal 1 gennaio 2015. Entro il 31
dicembre 2024 il livello-obiettivo del fondo nazionale dovrà
essere pari ad almeno l'1% dell'ammontare dei depositi protetti
di tutti gli enti autorizzati nel territorio dello Stato membro.
Con l'entrata in vigore dell'Unione bancaria, da gennaio 2016 i
fondi nazionali confluiranno con il Fondo di risoluzione unico,
che entro otto anni raggiungerà il target fissato di 55 miliardi
di euro (ovvero l'1% dell'ammontare dei depositi protetti di
tutti gli enti autorizzati nella zona euro).
L'approccio scelto per decidere i contributi di ogni singola
banca "è equo, perché ogni banca sarà tenuta a contribuire in
funzione delle sue dimensioni e del suo profilo di rischio. E'
anche proporzionato, perché le banche più piccole beneficeranno
di un regime di contribuzione soggetto ad aggiustamenti", ha
detto il commissario al mercato interno Michel Barnier.
La Commissione stabilisce che "la parte fissa del contributo,
dipendente dalle passività dell'ente (esclusi i fondi propri e i
depositi protetti), costituirà la base per il calcolo del
contributo, cosicché tanto più grande è la banca, tanto più
elevata sarà la parte fissa del contributo". Inoltre stabilisce
"le modalità di correzione del contributo di base in funzione
del rischio posto da ogni ente", e include una serie di
indicatori di rischio. Infine, in base al principio di
proporzionalità prevede un regime forfettario speciale per le
banche di piccole dimensioni. Questa disposizione tiene conto
del fatto che, nella maggior parte dei casi, gli enti di piccole
dimensioni hanno un profilo di rischio più basso e sono meno
propensi a utilizzare il fondo di risoluzione. Le banche che
rappresentano l'1% delle attività totali pagherebbero lo 0,3%
dei contributi totali (nella zona euro).(ANSA).
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Banche: Commissione Ue fissa criteri per fondi risoluzione
Barnier, contributo su base rischio e grandezza istituto