(ANSA) - BRUXELLES, 15 OTT - Il quadro economico deteriorato
rispetto alla primavera non inciderà solo sui numeri della legge
di stabilità ma anche su quelli della Commissione europea, che
rivedrà i target di correzione dei conti alla luce delle nuove
previsioni attese per il 4 novembre. Una notizia non
necessariamente buona per l'Italia che, a causa del debito che
continua a salire, potrebbe vedere un obiettivo non molto
diverso da quello del 2014, cioè una richiesta di ridurre il
deficit strutturale di 0,7%.
"Le cifre precise devono essere aggiornate alla luce delle
previsioni autunnali", ha detto il portavoce del commissario
agli affari economici Jyrki Katainen a chi gli chiedeva di
chiarire gli obiettivi sullo sforzo strutturale richiesto
all'Italia per il 2015. Quel numero, infatti, non è stato ancora
scritto. Il Fiscal Compact prevede genericamente che tutti i
Paesi, annualmente, facciano un aggiustamento di 0,5% per
mantenere il bilancio in pareggio. Le raccomandazioni
specifiche, invece, imponevano all'Italia uno sforzo più alto
(0,7%), a causa del debito molto elevato che, grazie allo sforzo
strutturale, scenderebbe.
Ma quello 0,7% è un numero basato sulle stime economiche di
Bruxelles di giugno, e quindi destinato a cambiare alla luce
delle nuove previsioni che saranno pubblicate il 4 novembre. E
che daranno una fotografia peggiore dell'Eurozona,
dove la ripresa ha rallentato in molti Stati e in alcuni è
tornata la recessione. In teoria, potrebbe anche essere un
numero più elevato, quindi uno sforzo più duro: la crescita
cala, il debito aumenta, servirebbe quindi uno sforzo maggiore
per farlo scendere. Ma l'aria che tira a Bruxelles non va in
quella direzione: rivedere al rialzo l'obiettivo sarebbe una
manovra troppo ostile verso un Paese che sta ricevendo
l'approvazione generale per le dure riforme che sta facendo.
La riduzione del deficit strutturale serve anche per
rispettare la 'regola del debito' (riducendo il deficit
strutturale scende anche il debito), che scatterà dal 2015 ma
guarderà agli sforzi fatti nei tre anni precedenti. Non avendo
rispettato il target 2014 (0,7%), l'Italia al momento non
rispetta la regola del debito. E' per questo che,
nonostante la richiesta di correzione verrà aggiornata, potrebbe
non essere molto diversa dallo 0,7% che metteva l'Italia al
riparo da una procedura per squilibri macroeconomici.
Per quanto riguarda i tempi dell'esame delle leggi di
stabilità, la Commissione ha 15 giorni per rinviare ai Governi
quelle che si allontanano troppo dalle sue indicazioni di
giugno. Considerando che i suoi target saranno rivisti a breve,
è facile ipotizzare che potrà accontentarsi anche di uno sforzo
intermedio. Se non riscontrerà grossi scostamenti, il giudizio
completo arriverà intorno alla metà di novembre, quando saranno
pubblicati anche il rapporto sugli squilibri macroeconomici e
quello sulla crescita. Gli esami, quindi, non finiscono.(ANSA).
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Ue a Italia, cambieremo stime per sforzo su 2015
Katainen, aggiorniamo richieste in base a nuovi dati