Rubriche

Cordeiro: "La politica coesione a rischio, va difesa e riformata"

Il presidente del Comitato delle regioni: "'È il momento di mobilitarsi e andare oltre gli schieramenti"

Cordeiro: "La politica coesione a rischio, va difesa e riformata"

Redazione Ansa

LUCCA - "La politica di coesione è in pericolo, alcuni la considerano una politica vecchia e non adatta alle sfide attuali che l'Unione europea sta affrontando e vedono nel Pnrr la soluzione, dando l'assegno ai governi nazionali: per difendere la politica di coesione, dobbiamo essere pronti a riformarla per raggiungere meglio il suo obiettivo principale di coesione economica, sociale e territoriale, un obiettivo che rimane ancora oggi fondamentale per tenere insieme l'Ue". Così Vasco Alves Cordeiro, presidente del Comitato europeo delle regioni, intervenuto oggi a Lucca alla conferenza internazionale della rete Cepli "Verso la nuova politica di coesione. Un approccio che parte dai territori".

"Ci sono lezioni da trarre dal Pnrr, ma ci sono pilastri della politica di coesione che non possono essere cambiati: gestione condivisa, governance multilivello, una politica disponibile per tutte le regioni e un approccio di investimento a lungo termine", ha aggiunto. La politica di coesione esiste nell'interesse dell'Unione europea in quanto espressione del principio di sussidiarietà stabilito dai trattati.

"È l'altra faccia della medaglia del mercato unico e l'uno non può esistere senza l'altra, o rischiamo di mettere a repentaglio l'essenza stessa del progetto europeo", ha insistito il portoghese sostenendo che "è il momento di mobilitarsi e di andare oltre gli schieramenti per preservare una politica di coesione orientata ai territori nel bilancio dell'Ue post-2027". "Prima delle elezioni europee, dobbiamo chiedere un impegno dei candidati al Parlamento europeo per difendere il futuro di questa politica", ha detto ancora.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it