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Kammen (Berkeley), le guerre rallentano la decarbonizzazione

Emissioni calano in Ue ma a detrimento del Sud del mondo

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 21 MAR - "Ogni crisi geopolitica è una scusa per non fare la transizione verde o per rallentarla mentre i dati ci dicono che dovremmo agire in fretta. Dopo il Covid, la guerra in Ucraina e la guerra a Gaza, si è deciso di fare più ampio uso delle fonti fossili in quanto ci sono rischi da fronteggiare". Lo ha sottolineato Daniel Kammen, docente all'Università di Berkeley, California, che è stato consulente per l'energia del governo Usa sotto le amministrazioni Clinton, Obama e Biden. Kammen era a Trieste per tenere una Lectio Magistralis.
    "Anche se le emissioni nella maggior parte dei Paesi europei sono scese, questo sta avvenendo a detrimento del Sud del mondo che è il posto da dove vengono le materie prime per la transizione - ha proseguito Kammen -. Quindi è importante riconoscere che, proprio come è avvenuto nel caso del Covid, anche per la mitigazione del cambiamento climatico siamo protetti solo quando anche le persone più povere e i Paesi più poveri sono protetti". Dunque per Kammen è "fondamentale che lo sviluppo dei Paesi del Sud del mondo sia uno sviluppo verde e che non ci sia una dicotomia e una scelta tra lo sviluppo e la transizione in questi Paesi". Infatti, in questi Paesi, "la qualità di vita è bassa e pure sono poche le risorse energetiche, ma in molti di questi Paesi l'energia pulita sta diventando sempre più disponibile ed è più economico fare scelte green", ha concluso Kammen. (ANSA).
   

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