(ANSA) - BRUXELLES, 3 OTT - Fumata nera, oggi a Bruxelles,
alla richiesta di adozione di dazi provvisori europei sul
biodiesel importato dall'Argentina da parte dei produttori
comunitari dell'European Biodiesel Board (EBB) e delle
Organizzazioni agricole e cooperati e dell'Ue, per far barriera
alle importazioni a prezzo di costo della materia prima in
Europa. Nel'EBB per l'Italia sono presenti Eni, EcoFox, Novaol
Italia, Ital Bi Oil, Oil.B, Oxem, PFP Biofuels e Assocostieri.
Lo si apprende da fonti comunitarie al termine di una lunga
riunione del Comitato di difesa commerciale (TDI).
Nel corso dei lavori - precisano le fonti - ''i
rappresentanti di 14 Stati membri - tra cui Italia, Francia,
Spagna, Austria, Belgio e Portogallo - hanno sostenuto la
necessita' di imporre dazi provvisori entro il prossimo 31
ottobre per poi passare a dazi definitivi entro la fine del
febbraio 2019''. Secondo l'industria europea del settore ''gli
esportatori argentini stanno accelerando i loro flussi
commerciali di biodiesel verso l'Ue al punto di avere raggiunto
un picco storico con quasi 250mila tonnellate lo scorso luglio,
che rappresentano il 25% del mercato Ue''.
''E' difficile capire - commenta il segretario generale di
EBB, Raffaello Garofalo - come la Commissione europea avrebbe
bisogno di piu' tempo per verificare l'interesse dell'Ue di
fissare alti dazi provvisori verso l'Argentina, mentre in loro
assenza un intero percorso di green economy europea,
l'agricoltura e l'occupazione stanno per crollare. In questo
contesto un certo numero di produttori Ue hanno gia' cessato la
produzione ed alcuni sono finiti in bancarotta''. La palla passa
ora all'Esecutivo Ue e agli Stati membri.
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Biodiesel: fumata nera su imposizioni dazi Ue ad Argentina
Dazi entro 31/10 chiedono 14 Stati a Comitato difesa commercio