(ANSA) - BRUXELLES, 25 MAG - Prato guarda con attenzione al
nuovo pacchetto di misure sull'economia circolare, convalidato
martedì dai ministri dell'Ambiente Ue, che definisce obiettivi
ambiziosi: gli stati europei dovranno riciclare almeno il 55%
dei rifiuti urbani entro il 2025 e istituire una raccolta
differenziata per i rifiuti pericolosi e i prodotti tessili.
A Prato, il tessile lo riciclano dal 1840, spiega all'ANSA
Fabrizio Tesi, presidente dell'associazione Astri che riunisce
160 aziende, specializzate nel riuso del tessile, la maggior
parte nel distretto pratese. I numeri parlano da soli: l'anno
scorso, 142 milioni di Kg di vestiti vecchi e scarti sono stati
trasformati in materia fibrosa pronta per confezionare nuovi
abiti e prodotti. "Tutte le grandi firme, si riforniscono da
noi. Prato è già la capitale del mondo del tessile riciclato,
solo che prima non lo diceva nessuno, ora è di moda".
Per Tesi le nuove norme europee sono un'opportunità per far
crescere ulteriormente le settemila aziende che lavorano nel
tessile nel distretto toscano, ma "bisogna vedere come le misure
europee saranno recepite dall'ordinamento italiano" ha
sottolineato l'imprenditore toscano che denuncia l'eccessiva
burocrazia italiana, negli scambi commerciali sui rifiuti. Prato
importa molti scarti tessili dall'Europa, perché "in Italia,
sembra sia più conveniente mandare in discarica o
all'inceneritore", ha dichiarato Tesi, che questa settimana ha
fatto visitare all'europarlamentare Pd Simona Bonafé le aziende
pratesi e il ciclo del riciclaggio dei tessuti.
Secondo Bonafé, relatrice al Parlamento europeo del pacchetto
sull'economia circolare, sono diverse le aziende in Italia
all'avanguardia nel recupero dei materiali, ma "Bisogna lavorare
di più sulla raccolta separata dei rifiuti e sui forti divari
tra nord e sud. Siamo a 328 kg per abitante al nord, 266 kg di
centro e 169 al sud", ha spiegato all'ANSA, citando i dati di
un rapporto preparato dal centro di ricerca della Commissione Ue
di Ispra. Per l'europarlamentare è "importante che la normativa
europea sia recepita al più presto dal nuovo governo italiano
per ottenere una maggior efficienza nella gestione dei rifiuti.
In Francia ci sono 60 decreti sullo smaltimento dei rifiuti, noi
ne abbiamo tre". (ANSA)
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Tessile Prato chiede snellire burocrazia su riciclo
Bonafé (Pd), Italia recepisca direttiva economia circolare