(ANSA) - BRUXELLES, 21 MAR - Avviato nel 2013,con un
co-finanziamento europeo di oltre quattro milioni, il progetto
di protezione del lupo "WolfAlps", finanziato dal programma
europeo Life, terminerà a maggio, lasciando in eredità 93 ranger
formati, sei squadre cinofile con cani anti-veleno, 22 cani
pastore, oltre 100 recinti elettrici anti-lupo, e 9 formaggi
prodotti nelle Alpi Occidentali col logo del programma. Ma il
programma ha destato una serie di critiche tra cui quelle
dell'eurodeputato altoatesino Herbert Dorfmann, secondo cui la
presenza del lupo potrebbe danneggiare lo sviluppo turistico
della zona.
Dal monitoraggio condotto negli anni emerge che sono 47 i
branchi di lupi disseminati nelle Alpi italiane, la maggior
parte al confine tra Francia e Italia. I numeri sono stati
diffusi da Angelo Salsi, responsabile del programma Life, in un
convegno internazionale, che si è tenuto a Trento.
Secondo i dati preliminari: 37 branchi vivono nelle Alpi
Occidentali, 1 in Lombardia, 8 in Trentino e 1 branco in Alto
Adige, a cui si aggiungono poi sei coppie, ed un individuo
solitario.
"Abbiamo gettato basi oggettive su cui lavorare per
riacquistare la capacità di convivere con i lupi" spiega Salsi,
che smorza le polemiche sulla petizione online lanciata
dall'assessore all'Agricoltura di Bolzano Arnold Schuler, per
uscire da 'WolfAlps'. "Non è un'azione contro il progetto
europeo - conclude Salsi- ma una rivendicazione locale per avere
maggiore autonomia e flessibilità. Ma le deroghe alla direttiva
europea 'Habitat' vanno concordate con il Ministero
dell'Ambiente a Roma".(ANSA).
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Ambiente: 'Wolfalps' verso conclusione tra le polemiche
Responsabile programma Life, 47 branchi lupi nelle Alpi italiane