(ANSA) - BRUXELLES, 2 MAR - Grazie all'azione coesa e
bipatrisan condotta dagli europarlamentari italiani è stato
evitato che l'Italia venisse penalizzata dalla nascente
normativa sul meccanismo di mercato destinato a far convivere,
fino a quando necessario, le fonti energetiche 'tradizionali'
con quelle rinnovabili. Questo in sintesi il messaggio lanciato
da Simone Mori, responsabile per gli affari europei dell'Enel,
nel fare il punto sul pacchetto di norme energetiche che l'Ue
sta mettendo a punto.
"Un pacchetto di grande importanza perchè definisce linee
guida di sviluppo del settore energetico nei prossimi anni. Con
obiettivi importanti - ha detto Mori - per lo sviluppo della
decarbonizzazione, delle fonti rinnovabili, e dell'efficienza
energetica. Nello specifico, il voto del Pe - ha proseguito il
dirigente Enel - ha riguardato aspetti tecnici, in particolare
come il mercato dovrà cambiare per ospitare una grande quantità
di fonti rinnovabili".
Ma durante il dibattito sono emerse alcune modifiche proposte
dal relatore del pacchetto che "avrebbero creato problemi
importanti proprio nel mercato italiano perchè - ha spiegato
Mori - avrebbe ucciso sul nascere il mercato del meccanismo
della capacità che l'Italia ha proposto e da poco approvata
dalla dg concorrenza e che rappresenta un complemento
fondamentale delle fonti rinnovabili. Non si può fare il 55% di
rinnovabili uscendo per altro dal carbone senza avere un mercato
delle capacità che garantisca che gli impianti convenzionali
siano presenti, benchè funzionando sempre meno, per poter
compensare le produzioni di rinnovabili quando non c'è vento o
sole. C'è quindi bisogno di tecnologie convenzionali che tengano
in equilibrio la rete almeno fintanto che le batterie non
diventeranno una tecnologia a portata di mano".
"C'è stata una battaglia importante perchè la modifica del
pacchetto avrebbe portato danni rilevantissimi per il nostro
sistema", ha detto ancora. "Ma i membri italiani hanno lavorato
insieme in commissione industria in un'ottica bipartisan per
mitigare fortemente gli effetti di questo tentativo. E questo in
un'ottica di salvaguardia dell'interesse del mercato italiano.
Bisogna dare atto ai nostri parlamentari che hanno fatto un
eccellente lavoro"
"Crediamo che prima del 2050 tutta la produzione di
elettricità potrà venire da fonti 'libere ' da CO2,
essenzialmente rinnovabili", ha detto ancora Mori. "Ma fino a
quando le nuove tecnologie per le batterie non saranno
totalmente disponibili è necessario che ci siano centrali
convenzionali termoelettriche pronte a funzionarie. Non ci
devono essere sussidi, ma un mercato sul quale offrire a minor
prezzo questa capacità. Un modo competitivo, completamente
trasparente che già usano americani, inglesi e francesi e che
finalmente potremo cominciare a usare anche noi".(ANSA).
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Energia: Mori (Enel), battaglia vinta con azione bipatrisan
Sventato al Pe tentativo modifica mercato elettrico