(ANSA) - BRUXELLES, 7 FEB - Via libera da parte della
Commissione Ue alle agevolazioni fiscali dell'Italia per il
mercato elettrico. Il meccanismo di capacità italiano che
riguarda l'intero mercato è infatti in linea con le norme Ue
sugli aiuti di stato. Una decisione simile è stata presa anche
per altri 5 Paesi (Polonia, Germania, Francia, Belgio e Grecia).
Questi sistemi di incentivi che regolano la capacità della
produzione energia elettrica, sottolinea l'Antitrust Ue,
contribuiranno a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento,
salvaguardando al contempo la concorrenza nel mercato unico. Il
meccanismo di capacità italiano è stato approvato per 10 anni,
durante cui l'Italia attuerà alcune riforme del mercato per
rimediare ai rischi strutturali dell'approvvigionamento
elettrico. In base a questo sistema, i fornitori di capacità
possono ottenere una compensazione finanziaria in cambio della
disponibilità a produrre energia elettrica o, nel caso degli
operatori della gestione della domanda, della disponibilità a
ridurne il consumo.
L'Italia, spiega l'Antitrust Ue, ha dimostrato che il
meccanismo di capacità è necessario e, collaborando strettamente
con la Commissione, ha adottato diverse modifiche del progetto
per garantirne la conformità con le regole Ue sugli aiuti di
stato e in particolare quelle a favore di ambiente ed energia
2014-2020. Primo: il sostegno viene fornito per affrontare
rischi alla sicurezza dell'approvvigionamento "chiaramente
individuati e quantificati". L'Italia ha infatti dimostrato che
i ricavi previsti provenienti dalla vendita di energia elettrica
non sono
probabilmente tali da coprire i costi di produzione di un volume
sufficiente di capacità di energia elettrica. Quantitativi
sempre maggiori di capacità rischiano pertanto di uscire dal
mercato, a fronte di una situazione in cui è improbabile che
vengano realizzati nuovi investimenti.
Secondo, il meccanismo di capacità sarà accompagnato da
alcune riforme del mercato. L'Italia intende infatti migliorare
la propria rete di trasmissione nazionale, investire nella
capacità di trasmissione transfrontaliera e realizzare una serie
di riforme del mercato che consentiranno ai mercati dell'energia
elettrica di inviare segnali di investimento più chiari. Queste
riforme, però, non risultano sufficienti a garantire il livello
auspicato di sicurezza dell'approvvigionamento a breve termine,
ed è per questo che, alla luce delle attuali circostanze, il
meccanismo di capacità si rivela necessario.
Terzo, il meccanismo è aperto a tutti i potenziali fornitori
di capacità e i costi a carico dei consumatori sono mantenuti
bassi grazie all'organizzazione di periodiche aste competitive.
I fornitori di capacità, quindi, saranno selezionati sulla base
di aste periodiche, aperte ai generatori di energia esistenti e
nuovi (compresi i generatori di energie rinnovabili, gli
operatori della gestione della domanda e i sistemi di
stoccaggio). Vengono poi prese in considerazione anche le
importazioni di energia elettrica, permettendo ai fornitori di
capacità situati in Paesi Ue limitrofi di competere per un
determinato quantitativo di capacità e contribuendo così
all'integrazione del mercato interno dell'energia. Inoltre il
fatto che il meccanismo sia aperto è garanzia di concorrenza tra
le diverse tecnologie. Questo assicura a sua volta che la
capacità sarà acquisita al minor costo per i consumatori e
saranno evitate distorsioni nel mercato.
Infine, sottolinea ancora la Commissione Ue, "il meccanismo
italiano possiede anche un elemento speciale che ne garantisce
l'efficacia": quando i prezzi dell'energia elettrica raggiungono
un determinato livello, scatta l'obbligo per le centrali
elettriche selezionate mediante le aste di rimborsare una parte
degli aiuti di stato, che possono finanziare con le entrate
provenienti dalla vendita di elettricità. Il sistema, quindi,
non solo assicura che la capacità sia disponibile, ma fornisce
alle centrali elettriche un incentivo a utilizzarla per
offrire la propria produzione sul mercato in situazione di
carenza.
Per questo l'Antitrust Ue ha concluso che il meccanismo di
capacità è conforme alle regole Ue sugli aiuti di stato. Del
resto, ricorda la stessa Bruxelles, sistemi analoghi a quello
italiano hanno già ricevuto il via libera per la Gran Bretagna,
la Francia, l'Irlanda e, oggi, per la Polonia.(ANSA).
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Elettricità: via libera Ue ad agevolazioni Italia
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