(ANSA) - BRUXELLES, 31 JAN - Dopo il +3,4% di
immatricolazioni registrate nel 2017, le previsioni
dell'industria auto per il 2018 vedono un 'rallentamento' con
una crescita di appena +1%. E' quanto ha annunciato il
presidente dell'Acea Carlo Tavares, spiegando che sebbene si sia
finalmente "ritornati ai livelli pre-crisi, c'è voluto un
decennio" e che, allo stesso tempo, si tratta di "una ripresa
molto fragile" con rischi provenienti dalle nuove regole Ue sui
limiti delle emissioni di CO2 e dalle incertezze legate alla
Brexit.
Se continuerà a restare l'attuale incertezza sulla Brexit,
infatti, "non avremo investimenti nel futuro prossimo" nel
settore auto, perché finora "l'industria auto europea e quella
britannica sono profondamente integrate". Lo ha affermato il
presidente dell'associazione dei produttori auto europea Acea
Carlos Tavares. L'impatto si sentirà soprattutto in due aree:
"l'accesso ai rispettivi mercati", con "il rischio realistico e
molto preoccupante" di pezzi auto "bloccati in dogana per
giorni", e "gli standard tecnologici", ha spiegato il
responsabile di Psa. "E' difficile fare investimenti se non
sappiamo cosa c'è dietro l'angolo", per questo i produttori auto
europei chiedono "un periodo di transizione di tre anni" per la
Brexit. "C'è urgente bisogno di chiarezza", ha concluso Tavares.
"Siamo desiderosi di vedere concretizzarsi l'accordo
commerciale Ue con il Mercosur", perché "è qualcosa che può
aiutare l'industria auto europea" e "aprire alcune opportunità"
per il settore Ue. Così il presidente dell'Acea e responsabile
di Psa Carlos Tavares sui negoziati in corso a Bruxelles dove
uno dei nodi da sciogliere, oltre all'agricoltura, è proprio
l'automotive. "Ogni cosa che sostiene il libero scambio è buona,
fa parte della nostra missione", ha aggiunto. (ANSA).
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Brexit: Acea, no investimenti con questa incertezza
Con spinta Ue elettrico rischi competitività. Sì intesa Mercosur