(ANSA) - BRUXELLES, 19 DIC - Dopo un tour de force negoziale
notturno i 28 hanno trovato un'intesa comune sul Pacchetto Ue
energia pulita, che va dalla governance climatico-energetica
alle rinnovabili, rivedendo al ribasso le proposte della
Commissione Ue. Vengono tra l'altro mantenuti i sussidi alle
centrali elettriche a carbone sino al 2030 per quelle esistenti
e al 2025 per i nuovi impianti. "Il livello di ambizione è
chiaramente insufficiente", ha detto il commissario Ue a energia
e clima Miguel Canete. A partire dalle rinnovabili, il cui
target resta fissato al 27% entro il 2030 contro il 30%
sostenuto da Bruxelles viste le stime al ribasso dei costi
necessari. Sul fronte della governance, invece, gli stati membri
si impegnano a presentare piani nazionali integrati
clima-energia ogni dieci anni, con il primo per il periodo
2021-2030. Sono stati fissati tre parametri di avanzamento per
valutare la traiettoria dei Paesi verso il rispetto del target
del 27%, ovvero dovrà essere raggiunto il 24% dell'obiettivo nel
2023, il 40% nel 2025 e il 60% nel 2027.
Sul fronte del mercato elettrico, dopo l'intesa sulla
direttiva che lo ridisegna, è stato raggiunto un compromesso
anche sul regolamento che include tra gli altri i meccanismi di
capacità, ossia le compensazioni economiche agli operatori per
tenere le centrali elettriche in stand by quando la loro energia
non è necessaria. La Commissione aveva chiesto di eliminare i
sussidi per tutte quelle centrali più inquinanti con emissioni
superiori ai 550 grammi di CO2 per kilowattora. Dopo un duro
negoziato per superare le divisioni tra i Paesi dell'Est
pro-carbone in particolare Polonia e Romania, e i nordici
'verdi' guidati dalla Svezia, la presidenza estone dell'Ue ha
raggiunto un compromesso che consente i sussidi alle centrali a
carbone esistenti sino al 2030, con una riduzione progressiva a
partire dal 2025, e anche a quelle nuove sino al 2025. Dopo il
2025 i sussidi per le nuove centrali saranno consentiti solo per
quelle che emettono meno di 550 grammi per kilowattora oppure
meno di 700 chilogrammi in media di CO2 per anno per
kilowattora, che consente così tra l'altro l'inclusione delle
centrali a gas a ciclo aperto, che era una delle richieste
dell'Italia. Con la posizione comune adottata dai 28, si
potranno aprire nell'anno nuovo i negoziati con l'Europarlamento
e la Commissione, che spera così, ha sottolineato Canete, di
poter migliorare il livello di ambizione del testo legislativo
finale.(ANSA).
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Energia: intesa su Pacchetto Ue, salvi i sussidi al carbone
Misure da rinnovabili a governance.Canete,troppo poca ambizione