(ANSA) - STRASBURGO, 26 OTT - Estensione della nozione di
danno ambientale (ora circoscritto alle specie, agli habitat
naturali protetti, alle acque e al terreno) anche
all'inquinamento atmosferico; considerazione, all'interno del
concetto di danno ambientale, dei nuovi e sempre maggiori
fattori inquinanti causati da attività industriali e di come
questi influiscono sull'organismo umano; obbligatorietà degli
strumenti di garanzia finanziaria, come le assicurazioni a
carico degli operatori: sono tra i principali punti di una
relazione per implementare e rafforzare l'efficacia della
direttiva europea sulla responsabilità ambientale, approvata
dalla plenaria del Parlamento europeo con 502 voti a favore.
Un testo, spiega la relatrice Laura Ferrara, eurodeputata
M5s, basato sul concetto del "chi inquina paga". "Un ottimo
risultato di cui beneficeranno tutti i cittadini europei -
afferma -, perché ora si riuscirà ad agire per fare in modo che
chi violenta l'ambiente se ne assuma le responsabilità".
Il testo, tra le varie cose, chiede anche la creazione di un
Fondo europeo per la protezione dell'ambiente dai danni causati
dall'attività industriale, al fine di garantire la reale
copertura dei costi di risanamento, l'istituzione di un registro
per gli operatori che svolgono attività pericolose, un sistema
di monitoraggio finanziario per assicurare che gli operatori
siano solvibili, così da evitare che gli inquinatori, una volta
causato il disastro, dichiarino fallimento ed evitino di
risarcire il danno. (ANSA).
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Pe, ok rafforzamento disciplina Ue responsabilità ambientale
Ferrara (M5s), passato il principio del 'chi inquina paga'