(ANSA) - BRUXELLES, 17 OTT - Negli oceani fluttuano tra
15mila e 51mila miliardi di particelle di plastica, pressoché
invisibili a occhio nudo, che entrano nella catena alimentare
degli ecosistemi marini e possono finire anche nel nostro
piatto. A volerle mettere su una bilancia, avrebbero un peso
stimato è tra 93mila e 236mila tonnellate. A lanciare l'allarme
è la Rethink Plastic Alliance insieme alla Fondazione Surfrider
Europe, dopo la chiusura della fase di consultazione pubblica
della Commissione europea sulle microplastiche.
La grande differenza nelle stime, spiegano le organizzazioni,
viene anche dalla difficoltà di misurare un fenomeno su cui le
analisi sono recenti. Le associazioni chiedono all'Esecutivo di
vietare l'utilizzo di questo tipo di materiale nei prodotti per
l'igiene personale e i detersivi. "Spesso aggiunti a prodotti di
uso quotidiano, come dentifrici o saponi esfolianti - si legge
in una nota - milioni di microsfere di plastica passano
attraverso gli impianti di depurazione delle acque reflue e
finiscono nei nostri oceani". Una forma di inquinamento, secondo
le associazioni, "facilmente prevenibile". La Commissione
europea sta per varare una strategia sulla plastica, la cui
presentazione è attesa per dicembre, che proporrà misure per
limitare drasticamente l'uso delle microsfere e restrizioni sui
prodotto monouso come i bicchieri di plastica.(ANSA).
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Sos mari, vietare microsfere plastica a livello Ue
Usate in saponi e detergenti. 'Rethink plastic' lancia allarme