(ANSA) - BRUXELLES, 13 LUG - Giro di vite Ue al finanziamento
del terrorismo attraverso l'importazione illegale in Europa di
opere d'arte o pezzi archeologici. Al momento, infatti, a
livello europeo esistono divieti solo per Iraq e Siria, ma non
c'è un quadro generale che regoli l'importazione dei beni
culturali. Con le nuove norme saranno necessari certificati e
licenze, e in caso di violazione sono previste sanzioni e
sequestri.
"I soldi sono l'ossigeno delle organizzazioni terroristiche
come l'Isis e noi stiamo prendendo misure per tagliare le loro
fonti di finanziamento, tra cui il commercio di beni culturali
provenienti dal saccheggio dei siti archeologici e dalla loro
vendita illegale", ha dichiarato il primo vicepresidente della
Commissione Ue Frans Timmermans. La proposta odierna presentata
da Bruxelles, spiega il commissario Pierre Moscovici,
"equipaggia le autorità doganali con gli strumenti giusti per
assicurare che il mercato Ue sia chiuso per tali beni".
Le nuove misure Ue, che si applicano però solo a quei
manufatti datati di almeno 250 anni, prevedono innanzitutto una
nuova definizione comune di "beni culturali". Poi viene
introdotto un sistema di licenze per la loro importazione, che
possono essere ottenute dagli importatori solo dalle autorità
europee, nonché un sistema di certificazione più rigoroso che i
beni sono stati importati legalmente. Le dogane potranno infine
sequestrare quei manufatti per cui non c'è prova che siano stati
importati legalmente, mentre per chi viola le regole gli stati
membri dovranno assicurare sanzioni "effettive, proporzionali e
dissuasive".(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Terrorismo:giro di vite Ue su import illegale beni culturali
Per tagliare finanziamenti illeciti. Ora certificati e sanzioni