(ANSA) - BRUXELLES, 10 FEB - Un nuovo ultimatum è in arrivo
dalla Commissione europea all'Italia e ad altri Paesi affinché
agiscano per porre fine all'inquinamento dell'aria causato dalle
emissioni di NO2, ovvero il biossido d'azoto. Martedì prossimo,
salvo imprevisti, il collegio dei commissari approverà il
passaggio alla seconda fase della procedura di infrazione già
aperta nei confronti di Italia, e altri Paesi come Germania,
Francia, Spagna, Gran Bretagna. Nella lettera che partirà da
Bruxelles si chiederà a Roma e alle altre capitali di far
conoscere al più presto possibile quali provvedimenti intendono
prendere per porre rimedio alla situazione.
La procedura d'infrazione è stata aperta nel maggio del 2015
poiché nell'aria di 15 agglomerati urbani situati in sette
regioni (Lazio, Lombardia, Liguria, Molise, Piemonte, Sicilia e
Toscana) è stata riscontrata una presenza di NO2 superiore ai
limiti previsti dalla direttiva Ue varata nel 2008. Si tratta in
pratica, spiegano i tecnici di Bruxelles, dell'inquinamento
presente nelle grandi città dovuto soprattutto alle emissioni
dei motori diesel. Inoltre, la Commissione europea contesta la
mancata attuazione di misure per rendere più breve il periodo di
superamento dei valori e la mancata trasmissione dei dati sulla
qualità dell'aria relativi all'anno 2013.
I servizi della Commissione attribuiscono a questa
infrazione carattere prioritario rispetto a quella, pure in
corso, sulle PM10 poiché in quest'ultimo caso - che vede nel
mirino l'Italia e altri Paesi - Bruxelles riconosce il ruolo
svolto dal fattore orografico e climatico (come è, ad esempio,
per la Pianura Padana) nel mancato rispetto delle norme Ue. Una
circostanza che Bruxelles non ritiene invece sussista nel caso
delle emissioni di biossido di azoto.
Anche nel caso in cui questa prima procedura d'infrazione
sulle emissioni di NO2 si chiudesse con il deferimento
dell'Italia alla Corte di giustizia, è ancora troppo presto per
parlare di rischio multe. La Commissione europea può infatti
arrivare a infliggere sanzioni pecuniarie solo dopo aver
constatato che la prima sentenza di condanna della Corte non sia
stata rispettata ed aver quindi avviato - e concluso - una
seconda procedura d'infrazione.(ANSA).
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Smog: in arrivo ultimatum Ue a Italia e altri Paesi
Per sforamento limiti NO2. Martedì nuovo passo infrazione