(ANSA) - BRUXELLES, 24 GEN - La commissione ambiente del
Parlamento europeo ha approvato a larghissima maggioranza la sua
posizione sul pacchetto "economia circolare", che contiene nuove
norme Ue su gestione dei rifiuti urbani, spreco alimentare,
discariche, rifiuti elettronici e imballaggi.
Nel rapporto firmato dall'italiana Simona Bonafè (S&D), gli
eurodeputati propongono di alzare l'asticella su tutti gli
obiettivi fissati dalla bozza legislativa presentata a fine 2015
dalla Commissione europea. In particolare, il riciclo dei
rifiuti urbani dovrà raggiungere il 70% al 2030 (invece del
65%), quello degli imballaggi l'80% (in luogo del 75%) e
l'obbligo di riduzione della percentuale del conferito in
discarica è fissato al 5% (la Commissione proponeva il 10%).
Il testo approvato - che dovrà ora essere votato anche dalla
plenaria dell'Europarlamento probabilmente nella sessione del
prossimo febbraio - prevede anche interventi sulle definizioni
operative, come quella di rifiuto urbano e commerciale, e chiede
alla Commissione di valutare la possibilità di fissare target
per i rifiuti industriali.
Gli europarlamentari propongono una definizione precisa di
spreco alimentare e incoraggiano l'Ue a dotarsi di un sistema di
incentivi alla donazione di cibo. Si propone inoltre
l'estensione dell'obbligo di differenziare (oggi limitato a
carta, vetro e plastica) all'umido, ai rifiuti domestici
pericolosi (come ad esempio le vernici) e agli indumenti.
Per quanto riguarda l'umido, si incentiva la produzione di
compost di qualità con un riciclo che privilegia la depurazione
organica. Il testo adottato, infine, introduce criteri per
individuare la responsabilità finanziaria e operativa dei
produttori, con incentivi per coloro che commercializzano
prodotti più "verdi" e incoraggiano il recupero e il riciclaggio
alla fine del ciclo di vita.(ANSA).
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Rifiuti: Eurocamera chiede all'Ue obiettivi più ambiziosi
Adottato il pacchetto sull'economia circolare