(ANSA) - BRUXELLES, 21 DIC - "Sono sicuro che sarà trovata
una soluzione armonizzata" sulla costruzione del Tap ma, giunti
a una fase così avanzata del progetto, ogni ritardo o variazione
"potrebbe provocare problemi in più per i consumatori", e "costi
aggiuntivi". "Vogliamo solo essere un partner commerciale
affidabile" per l'Unione europea, e non "creare nuovi problemi".
È un discorso incentrato sul pragmatismo quello fatto
dall'ambasciatore dell'Azerbaigian a capo della delegazione
presso l'Ue, Fuad Isgandarov, in un'intervista all'ANSA.
Nel 2020 i primi metri cubi di gas azero dovrebbero arrivare
in Europa attraverso il Corridoio sud, il gasdotto che, partendo
dal giacimento di Shah Deniz, attraverserà Georgia, Turchia,
Grecia, Albania e Mar Adriatico prima di arrivare a San Foca
(Lecce), dove la comunità locale teme però ripercussioni
sull'ambiente e sul turismo. "Siamo a conoscenza di queste
discussioni" sul TAP (Trans Adriatic pipeline), il tratto finale
del progetto, "e le capiamo", risponde l'ambasciatore, "ma
l'Azerbaijan (attraverso l'azienda di Stato Socar, ndr) ha solo
il 20% del TAP", "non siamo il decisore politico principale in
questo processo", che invece "è una questione interna fra il
governo centrale e le autorità locali", "ma sono sicuro che una
soluzione armonizzata sarà trovata perché sia la conservazione
della natura che la creazione di un nuovo centro energetico in
Italia sono d'importanza fondamentale".
Isgandarov elogia i rapporti con l'Italia, che per
l'Azerbaigian "è il primo partner commerciale in Europa",
ricorda che una dichiarazione di cooperazione strategica è stata
firmata dai due Paesi quando Federica Mogherini era ministro
degli Esteri e che nel novembre scorso l'allora ministro Paolo
Gentiloni ha visitato Baku "per un dialogo molto costruttivo
sulle nostre relazioni future".
La concorrenza internazionale sul mercato energetico non
impensierisce l'ambasciatore. "Non siamo preoccupati" dalla
Russia e dal possibile raddoppio del Nord Stream, risponde, le
disponibilità di gas dei due Paesi "non sono comparabili", e,
sottolinea, "ogni nuovo progetto" è "ancora sulla carta", mentre
per il Corridoio sud "decisioni finanziarie sono già state
prese". Guardando ai vicini dell'Iran, "siamo molto contenti"
del ritorno del Paese sul marcato globale, continua
l'ambasciatore, perché "rende la nostra regione più in pace".
Questa estate "abbiamo avuto il primo incontro della storia fra
i tre presidenti russo, iraniano e azero, per la creazione di un
nuovo corridoio per i trasporti da nord a sud", aggiunge.
Nemmeno l'attuale situazione in Turchia impensierisce
Isgandarov, "non ho mai sentito di un progetto energetico che
non abbia affrontato questo tipo di problemi", incalza, ma
"questo gasdotto potrebbe rendere la pace più sostenibile".
"Abbiamo invece altre preoccupazioni", aggiunge l'ambasciatore,
"che riguardano il nostro territorio minacciato dal conflitto
con l'Armenia", il gasdotto passerà vicino ai territori
"occupati" dagli armeni del Nagorno-Karabakh, "ma dobbiamo
andare avanti per raggiungere l'obiettivo".(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Ambasciatore Azerbaigian, Italia troverà soluzione su Tap
Turchia non preoccupa,no concorrenza Russia.2020 primo gas in Ue