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Energia: Enel-Ue, nuove opportunità lavoro con transizione

Dibattito EU40 a Bruxelles,puntare a sviluppo competenze-giovani

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 10 NOV - Puntare sui giovani e sullo sviluppo di nuove competenze e opportunità di lavoro che stanno emergendo grazie alla transizione energetica in corso. E' il messaggio al centro del dibattito organizzato da Enel in collaborazione con EU40, l'associazione di europarlamentari under 40, tenutosi a Bruxelles nel luogo simbolo dell'Icab, uno dei principali incubatori europei di start-up tecnologiche. Tra i partecipanti, il direttore European Affairs di Enel Simone Mori, diversi europarlamentari tra cui, in qualità di moderatore, il membro della commissione occupazione ed affari sociali Brando Benifei (Pd), oltre a diversi rappresentanti di associazioni giovanili e start-up. Ospite d'eccezione, il commissario Ue alla ricerca Carlos Moedas. Focus del suo discorso, il legame tra digitalizzazione e aumento della produttività: se la prima fase della digitalizzazione ha riguardato l'Ict, ora questa deve allargarsi a tutti i settori - si pensi per esempio all'Internet delle cose. Le grandi imprese europee, tradizionalmente industriali, ha quindi sottolineato Moedas, devono quindi essere capaci di integrare e fondere la rivoluzione digitale nel proprio 'core business'. Dal punto di vista del direttore European affairs di Enel, invece, è importante che politica e mondo accademico contribuiscano a promuovere un ecosistema adatto a un modo di fare impresa in costante e veloce evoluzione. E, ha sottolineato Mori, la strategia 'Open Innovation' del Gruppo Enel va proprio in questa direzione: tra le attività che ne sono frutto spicca il progetto 'Incense', ovvero INternet Cleantech ENablers Spark, l'incubatore d'impresa realizzato da un consorzio coordinato da Enel, cofinanziato dall'Ue, e rivolto alle startup innovative nel settore energetico. A questo proposito è intervenuto anche uno dei fondatori di Nozomi Networks, una delle start-up selezionate nell'ambito di Incense.

Uno dei nodi chiave, infatti, ha ricordato Benifei, è che la digitalizzazione coinvolge ormai non solo il mondo del lavoro ma anche la vita dei cittadini. In questo senso, quindi, ha sottolineato l'europarlamentare, la politica deve essere non solo ricettiva ma anche proattiva nell'accogliere le innovazioni tecnologiche e il relativo impatto sociale. Questo può avvenire promovendo programmi educativi e accademici che intercettino le rinnovate esigenze del mondo del lavoro, e ponendo l'innovazione digitale al centro di un ambizioso piano di strategia industriale.(ANSA).

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