(ANSA) - BRUXELLES, 13 SET - E' in arrivo nelle prossime
settimane l'apertura di procedure d'infrazione legate al
Dieselgate. Lo ha annunciato la commissaria Ue al mercato
interno Elzbieta Bienkowska senza però fare i nomi dei Paesi che
saranno coinvolti, durante un'audizione nella tarda serata di
ieri a Strasburgo davanti alla commissione speciale Emis
dell'Europarlamento sullo scandalo Volkswagen. "Posso assicurare
che non aspetteremo più nelle prossime settimane per le
procedure d'infrazione", anzi, "vedrete sicuramente alcune
procedure d'infrazione il mese prossimo", ha affermato
rispondendo agli eurodeputati lamentandosi della mancanza di
alcune informazioni che gli stati membri non hanno ancora
fornito. Intanto, ha aggiunto la commissaria, Bruxelles ha
ricevuto, dopo quello di Gran Bretagna, Germania e Francia,
anche il rapporto dell'Italia sui test sulle emissioni auto.
Questo, secondo quanto hanno riferito fonti Ue, è stato inviato
alla Commissione lunedì scorso.
La Commissione speciale del Parlamento europeo istituita a
marzo scorso per indagare sullo scandalo delle emissioni
truccate nel settore auto, presentando il rapporto di metà
mandato ha chiesto alla Commissione europea ed agli stati membri
di presentare con urgenza alcuni documenti e informazioni.
Dall'inizio dei lavori la commissione parlamentare ha tenuto 12
riunioni, incontrando 37 esperti. Obiettivo dei lavori, indagare
se membri della Commissione o delle autorità nazionali erano a
conoscenza delle pratiche scoperte negli Stati Uniti a carico di
Volkswagen.
Uno dei due relatori, la popolare spagnola Zalba Bidegain,
ha sottolineato che "la nostra commissione non deve solo
indagare sul passato, ma anche fare proposte per evitare che
cose simili si ripetano in futuro: questa crisi è un'opportunità
per adattare l'industria dell'auto europea al 21/o secolo ed
assicurare un futuro migliore ai 12 milioni di famiglie di
lavoratori del settore". Il co-relatore, il socialista olandese
Gerben-Jan Gerbrandy, ha spiegato che il focus dell'inchiesta,
che si concluderà con il voto della plenaria a marzo, sarà sulle
responsabilità degli stati membri: "Democrazia in Europa
significa che i ministri nazionali sono responsabili in Europa.
I punti di domanda sul ruolo degli stati membri restano perché
la messa in atto della legislazione europea è apparsa molto
debole". (ANSA).
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Vw: Bienkowska, infrazioni in arrivo in prossime settimane
Ricevuto rapporto test Italia. Pe, Commissione dia informazioni