(ANSA) - BRUXELLES, 31 AGO - Garantire la sicurezza delle
forniture di gas russo in transito dall'Ucraina verso l'Europa
per l'inverno in arrivo come è stato negli ultimi anni.
Soprattutto visto l'avvicinarsi della sentenza dell'arbitrato di
Stoccolma, e dopo un anno in cui Kiev non ha acquistato una
goccia di gas da Mosca grazie anche al reverse flow dalla
Slovacchia. E' il contesto in cui avviene domani la missione a
Kiev del vicepresidente della Commissione Ue per l'Unione
dell'energia Maros Sefcovic, nel tentativo di porsi di nuovo
come mediatore e ristabilire il formato di dialogo trilaterale
con russi e ucraini.
"Nonostante una situazione molto difficile, soprattutto
nell'Est, la rotta di transito attraverso l'Ucraina ha
funzionato bene, consideriamo quindi una priorità che questa sia
pienamente operativa anche quest'inverno", ha detto Sefcovic a
un gruppo di giornalisti. Kiev ha indicato infatti come
obiettivo di stoccaggio di gas per affrontare l'inverno solo
14,5mld di metri cubi di gas, contro i 19 considerati necessari
negli anni scorsi. Nonostante i progressi nell'efficienza
energetica, la produzione propria di gas e il reverse flow dalla
Slovacchia che hanno permesso di ridurre il fabbisogno, secondo
Bruxelles sarebbe però più prudente una riserva per l'inverno di
16mld di metri cubi. Anche perché negli ultimi due anni gli
inverni sono stati miti, ma non c'è certezza per i prossimi
mesi. "Gli ucraini potrebbero essere pronti a comprare gas" dai
russi se le condizioni eque che da tempo chiedono fossero
rispettate, ha spiegato Sefcovic.
La Russia, però, non sembra per il momento interessata a
riprendere il dialogo, anche se il vicepresidente della
Commissione punta lo stesso a una visita a Mosca ancora a
settembre. A rendere tesi i rapporti con Bruxelles, ci sono
infatti anche la questione Nord Stream 2, che la Commissione di
fatto mantiene in sospeso mettendo avanti i problemi di rispetto
delle regole Ue, e anche quella del Turkish Stream. Il progetto
di gasdotto per portare il metano russo in Europa via la Turchia
riesumato dopo il riavvicinamento tra Mosca e Ankara, data
l'instabilità politica, potrebbe mettere a rischio la
realizzazione del progetto di punta Ue del Corridoio Sud per
portare il gas azero in Europa via il Tanap e il Tap, a cui
partecipa anche l'Italia. "Ho contatti frequenti con il ministro
turco dell'energia", ha assicurato Sefcovic, "e il 10-11 ottobre
dovrei andare in Turchia".(ANSA).
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Gas: domani Sefcovic a Kiev, obiettivo assicurare inverno Ue
Tentativo tornare a mediare con Mosca.A ottobre anche in Turchia