(ANSA) - BRUXELLES, 04 MAR - L'Unione europea per ora non
intende rivedere al rialzo gli obiettivi fissati per il 2030 sul
fronte della lotta ai cambiamenti climatici, visto che "non ha
ancora raggiunto quelli per il 2020" e poi "perché l'impegno di
riduzione del 40% di emissioni di CO2" rispetto al 1990 "è di
gran lunga il più ambizioso di tutti i 189 attualmente sul
tavolo dell'Onu". Così il commissario europeo al Clima, Miguel
Arias Canete, si difende dalle accuse di scarsa ambizione
piovute da verdi europei e ambientalisti dopo la recente
comunicazione dell'esecutivo Ue sul 'post' accordo di Parigi.
Canete ha ricordato che Bruxelles deve ancora varare una serie
di misure che serviranno a centrare gli obiettivi fissati per il
2030. Si parla della riforma attualmente in discussione del
sistema Ets, cioè il mercato europeo della CO2, poi della
proposta di direttiva sul cosiddetto 'effort sharing' che
interessa i settori esclusi dall'Ets, cioè trasporti,
agricoltura ed edifici "che si rivela molto difficile da
negoziare con gli Stati membri" ha detto Canete. Poi ci sono le
revisioni in corso sulle "direttive sulle rinnovabili e
sull'efficienza energetica" ha aggiunto il commissario europeo
al Clima.
"Avremo nel 2020 e nel 2023 l'opportunità di verificare quale
sia il livello di ambizione necessaria" ha detto il commissario
europeo al Clima, secondo cui l'Ue "è sulla rotta giusta" per il
contenimento del riscaldamento entro i 2 gradi e verso 1,5 gradi
"e al momento la cosa più importante è rendere operativa la
legislazione" ha concluso Canete. Nel frattempo prosegue il
lavoro diplomatico per il post Parigi: "Stiamo facendo molti
bilaterali con le altre parti", ha affermato Canete. (ANSA)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Clima: Canete, Ue ha target più ambiziosi resto del mondo
Commissione europea, 2020 e 2023 saranno occasioni revisione