(ANSA) - BRUXELLES, 9 FEB - Supervisione dei contratti
commerciali quando il fornitore supera il 40% in un Paese o
regione, come in alcuni casi Gazprom, controllo ex ante degli
accordi intergovernamentali come quelli per i nuovi gasdotti
come il Nord Stream, obbligo per i 28, suddivisi in 9 gruppi, di
fornirsi il gas tra di loro in caso di grave crisi. Poi un
rafforzamento della strategia sul gas liquefatto (Lng), per
aumentare la concorrenza coi prezzi dei gasdotti e far scendere
i costi per l'energia Ue, e l'efficienza e il risparmio
energetico. E' il nuovo pacchetto per garantire la sicurezza
degli approvvigionamenti che la Commissione Ue discuterà domani
per poi adottare via procedura scritta e presentarlo il prossimo
martedì, rinviandolo di una settimana per non sovrapporsi con i
rapporti sull'emergenza migranti ugualmente in arrivo domani.
"Non vogliamo mettere il veto sui contratti commerciali",
spiegano fonti Ue, ma solo "essere messi a conoscenza di alcuni
elementi ragionevoli quali la durata, i volumi, i punti di
consegna, ma non i prezzi in quanto competenza del mercato, per
poterli valutare nel momento in cui hanno un impatto sulla
sicurezza delle forniture Ue". La Commissione, però, non potrà
bloccare i contratti né modificarli, ma solo 'avvertire' le
autorità energetiche nazionali che dovranno tenerne "massimo
conto" per metterle in guardia sugli eventuali rischi dei nuovi
contratti. I Paesi che si possono trovare in questa situazione
di rischio 'monopolio' sono Finlandia, Estonia, Ungheria,
Lettonia, Polonia, Slovacchia e Bulgaria. Potere di veto ex
ante, invece, lo avrà di fatto sugli accordi intergovernativi
(Iga), finora verificati ex post come nel caso di South Stream,
di fatto bloccandone la costruzione a contratti firmati.
Abbandonata l'idea di acquisti collettivi di gas, Bruxelles
propone invece una "clausola di solidarietà" con la costituzione
di 9 gruppi di 'aiuto aiuto' tra i 28 nel caso di grave crisi.
Con accordi commerciali pre-stipulati e visionati dalla
Commissione, ogni Paese si impegna all'interno del proprio
gruppo a fornire energia prioritariamente ai consumatori
protetti, ossia case, ospedali e infrastrutture cruciali del
Paese vicino, anche a discapito dei propri consumatori
industriali. L'Italia è nel gruppo con Slovenia, Austria,
Ungheria e Croazia, la Germania con Polonia, Slovacchia e
Repubblica ceca, la Francia con Belgio, Olanda, Lussemburgo,
Spagna e Portogallo. (ANSA).
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Energia: Ue, in arrivo ok a stretta sicurezza forniture gas
Da supervisione contratti per chi supera 40% a obbligo aiuto 28