(ANSA) - STRASBURGO, 20 GEN - "Serve che il maggior numero di
leader mondiali siano presenti a New York" ad aprile, alla
cerimonia dell'apertura alla firma dell'accordo di Parigi.
Questo uno dei passaggi chiave dell'intervento di Laurent
Fabius, ministro degli esteri francese e presidente della
conferenza Onu sul clima di Parigi, di fronte
all'Europarlamento.
"Occorrono almeno 55 paesi che rappresentino almeno il 55%
delle emissioni gas serra perché l'accordo entri in vigore", ha
ricordato Fabius, che ha invitato l'Ue a "continuare a dare
l'esempio firmando già il 22 aprile e poi ratificando in tempi
brevi". Sempre nel 2016, per perfezionare l'intesa manca
un'altra tappa. "In un gruppo di lavoro a Bonn - ha detto il
ministro degli esteri francese - dovremo tradurre i principi
nella pratica e arrivare a una definizione comune e precisa dei
finanziamenti per il clima, stabilire l'esatta modalità della
revisione quinquennale degli impegni nazionali e stabilire
regole per la trasparenza del seguito dei vari impegni".
Fabius ha sottolineato anche l'importanza di attuare le varie
iniziative per il periodo precedente al 2020, dall'alleanza
solare internazionale lanciata dall'India agli impegni
finanziari per le rinnovabili in Africa, e già guarda alla
COP22, prevista quest'anno a Marrakesh, in Marocco.
Quanto all'Ue, "ci aspettano molti negoziati, a partire dalla
riforma dell'Ets (il mercato europeo della CO2, ndr) e dei
settori trasporti e edilizia, rimasti fuori dall'accordo", ha
sottolineato il ministro degli esteri francese. (ANSA)
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Clima: Fabius, leader firmino accordo perché entri in vigore
Presidente COP21, in 2016 tradurre principi in pratica