(ANSA) - BRUXELLES, 18 NOV - Nonostante il dimezzamento del
numero dei progetti prioritari che la riguardano, l'Italia resta
al centro della strategia Ue per l'Unione dell'energia sul
fronte delle interconnessioni elettriche ma soprattutto sul gas,
dato il "ruolo importante nella creazione di un hub
mediterraneo". E' quanto emerge dal primo rapporto della
Commissione Ue sulla realizzazione del suo piano, in cui ha
analizzato la situazione in ogni Paese e rivisto la lista del
2013 dei progetti prioritari d'interesse comune (Pci). Rispetto
a due anni fa Bruxelles ne ha tagliato il numero complessivo da
248 a 195 e l'Italia è passata da 31 a 16 progetti, ma la
riduzione non riguarda gli assi e le interconnessioni
principali, che restano invariati, quanto alcune delle loro
ramificazioni minori.
I progetti 'italiani' prioritari sul fronte elettricità,
suscettibili di ricevere finanziamenti Ue, si concentrano
"principalmente sugli interconnettori" elettrici tra l'Italia e
i paesi confinanti Francia (Grande Ile-Piossasco, eliminati
invece Condrongianos-Lucciana-Suvereto e Trino-Lacchiarella),
Svizzera (Verderio Inferiore-Thusis/Sils e Airolo-Baggio,
depennati i collegamenti Tirano-Verderio, con Magenta e
Pavia-Piacenza), e Austria (Lienz-Veneto e Wurmlach-Somplago,
fuori Nauders-Milano e Volpago-Venezia Nord). La capacità
italiana di interconnessione elettrica a fine 2014 era solo al
7,4%, quindi "deve ancora migliorare" in quanto "fa ancora
affidamento in modo significativo sulle importazioni elettriche
con il rischio di seri problemi di congestione". Con la
realizzazione di queste infrastrutture dovrebbe salire al 12%
entro il 2020. E' inoltre "molto importante" anche il
collegamento con il Montenegro tra Latsva e Villanova (eliminati
Fano-Teramo e Foggia-Villanova). C'è poi l'interconnessione con
la Slovenia tra Salgareda-Divaca/Bericevo (tagliate invece Udine
Ovest-Okroglo e Udine Ovest-Redipuglia). Fuori dalla lista anche
il sistema di stoccaggio nel Centro-Sud.
Sul fronte del gas, invece - si legge nella valutazione della
Commissione - "la strategia di diversificazione delle forniture
appare per ora essere orientata verso il Corridoio Sud", in
particolare la costruzione del Tap (Trans-Adriatic Pipeline), un
"progetto critico listato nella Strategia Europea di sicurezza
energetica", è "attesa iniziare nel 2016 nonostante una forte
opposizione da parte delle autorità locali". Oltre al Tap
(Grecia-Albania-Italia), gli altri progetti prioritari nella
lista Ue sono il Poseidon (Grecia-Italia che completa l'Itgi),
l'Adriatica, il Galsi (Algeria-Italia), il gasdotto Italia-Malta
con il rigassificatore Gela e il reverse flow con la Svizzera al
Passo Gries. Eliminati invece il gasdotto Omisalj-Casal Borsetti
con la Croazia, il terminale Lng Adriatico settentrionale e il
collegamento Gorizia/Sempeter-Vodice con la Slovenia e quello
Haiming/Ueberackern-Tarvisio con Austria/Germania.
Gli altri progetti prioritari sulla lista aggiornata,
invariati rispetto a quella del 2013, riguardano l'espansione
della capacità dell'oleodotto Tal (Italia-Germania) tra Trieste
e Ingolstadt, e per le smart grid il Green-Me Mediterraneo
settentrionale con la Francia. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Energia: Italia a centro 16 progetti Ue, chiave per hub gas
Lista priorità rivista dimezza iniziative ma tagliate le minori