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Italia indietro su taglio co2, bene rinnovabili e consumi

Dati eurostat 2013. Sale anche trasporto merci su rotaia

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 4 NOV - L'Italia è tra i paesi Ue che hanno tagliato di meno le emissioni di CO2, restando il quarto maggiore 'inquinatore' tra i 28, ma è tra i virtuosi sulla riduzione del consumo energetico e sulle rinnovabili. Sale anche il trasporto merci su rotaia, pur restando inferiore alla media europea. Sono i dati Eurostat relativi al 2012-2013 che illustrano l'andamento dei 28 nella lotta al cambiamento climatico. Rispetto ai livelli del 1990, nel 2012 le emissioni a effetto serra in Italia sono state ridotte solo del 10,1%, rispetto a una media Ue del 17,9% con l'obiettivo di arrivare al 20% nel 2020. A fare molto peggio, però, altri 10 paesi, in particolare Malta (+56,9%), Cipro (+47,7%), Spagna(+22,5%), Portogallo (+14,9%), Irlanda (+7%), Grecia (+5,7%), Austria (+4%) e Slovenia (+2,6%), dove non solo le emissioni non sono diminuite ma sono addirittura aumentate. I più virtuosi, invece, sono stati i Paesi dell'Est e i Baltici che le hanno dimezzato o ridotto di un terzo Lettonia (-57,1%), Lituania (-55,6%), Estonia (-52,6%) e Romania (-52%), Bulgaria (-44,1%), Slovacchia (-41,4%), Ungheria (-36,3%) e Repubblica ceca (-32,7%). In termini assoluti, i più grandi inquinatori di CO2 sono Germania (965 mln di tonnellate), Gran Bretagna (615 mln) e Francia (507 mln), seguiti da Italia (471 mln), Polonia (401 mln) e Spagna (354 mln) che, tutti insieme, costituiscono il 70% di tutte le emissioni serra europee.

L'Italia, invece, nel 2013 non solo ha già raggiunto e superato il suo obiettivo 2020 (153,7 mln di tonnellate contro le 158 stabilite) per la riduzione dei consumi energetici ma è anche l'ottavo Paese Ue più virtuoso (-14,1%): meglio solo Lituania (-27,9%), Grecia (-22,6%), Malta (-20%), Ungheria (-17,3%), Spagna (-16,4%), Romania (-15,8%) e Portogallo (-14,5%).

E' poi quasi raggiunto anche l'obiettivo sulle rinnovabili, che posizione l'Italia al sesto posto tra i 'primi della classe' tra i 28 con il 16,7% (obiettivo 17%). Se Bulgaria, Estonia, Lituania e Svezia hanno infatti già raggiunto e superato i loro target, Romania e Italia sono a meno dello 0,5% dal farlo. E' inoltre salito sia il trasporto su rotaia di passeggeri, in linea con il trend Ue, e di merci, che invece nei 28 è calato.

L'Italia ha infatti visto un aumento dal 5,5% del 2003 al 6,3% 2013 sul fronte passeggeri e dal 10,4% al 13% per le merci, pur restando però in entrambi i casi sotto la media Ue (rispettivamente 7,6% e 17,8%). (ANSA).

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