(ANSA) - BRUXELLES, 17 SET - L'Unione europea alla conferenza
Onu sul clima di Parigi si batterà per un accordo equo,
ambizioso, globale e giuridicamente vincolante. Un'intesa che
dovrà fare una sorta di 'tagliando' ogni cinque anni sugli
impegni assunti dai singoli Paesi e su quelli da aggiungere in
futuro. A metterlo nero su bianco sarà il Consiglio dei ministri
dell'ambiente dei 28, domani a Bruxelles. "L'Unione europea non
arriva a Parigi presentando semplicemente il suo impegno di
riduzione di 'almeno il 40%' di gas serra per il 2030 rispetto
al 1990, ma con una sua visione dell'accordo" riferiscono fonti
comunitarie.
I negoziatori dell'Unione europea, che saranno guidati dal
commissario europeo al clima, Miguel Arias Canete e dal ministro
dell'ambiente del Lussemburgo, Carole Dieschbourg, per la
presidenza di turno, metteranno sul tavolo dei punti chiave.
"Uno su cui non 'molliamo' è sul fatto che il trattato debba
essere vincolante (anche se pesi massimi come gli Usa sono
contrari, ndr), altrimenti non sarà efficace" spiegano le fonti
Ue.
Anche il cosiddetto 'climate financing' "sarà cruciale e
dovrà fare parte dell'accordo" confermano da Bruxelles, che
preme anche perché l'intesa segni "non la fine ma l'inizio di un
processo, nell'ambito del quale le parti faranno il punto ogni
cinque anni e sono incoraggiate a fare di più". Ad oggi, la
partita della 'diplomazia del clima' è più che mai aperta:
finora gli impegni assunti coprono circa il 70% delle emissioni
mondiali, mentre sono ancora fuori Paesi come India, Brasile,
Argentina, Sudafrica, Turchia. (ANSA)
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Clima: Ue a Parigi lotterà per un accordo equo e vincolante
Fonti, dovrà segnare inizio processo,con 'tagliando' ogni 5 anni