(ANSA) - BRUXELLES, 23 LUG - Si chiama FIRST2RUN il primo
progetto bandiera dedicato alla bioeconomia selezionato
nell'ambito del maxi-programma europeo Horizon 2020. Il
progetto, lanciato oggi a Bruxelles, è guidato dall'italiana
Novamont, conta sei partner da quattro Paesi europei e disporrà
di un budget di 25 milioni, di cui quasi 17 milioni di fondi
europei dalla 'Bio-Based Industries Joint Undertaking' (BBI),
partnership pubblico/privato fra l'Unione europea e un consorzio
di industrie 'bio'. Al centro di FIRST2RUN c'è la bioraffineria
di Matrica a Porto Torres e 3.300 ettari di terreni poco
distanti coltivati a cardo, una pianta che non necessita di
irrigazione e fitofarmaci, ma che è in grado di fornire la
materia prima necessaria alla chimica 'verde' più innovativa.
Il progetto, che dura 4 anni, punta a creare una vera e
propria filiera di 'bio-economia' in Sardegna, che coinvolge gli
agricoltori locali per ottenere la materia prima (semi, biomassa
e radici) e trarre l'olio necessario a produrre bioplastiche,
cosmetici, biolubrificanti e bioerbicidi, ma anche proteine
utili per i mangimi animali. Un obiettivo, quest'ultimo, che
consentirebbe di ridurre l'enorme quantità di soia importata a
questo scopo dall'Europa. Il progetto di Novamont ha un grande
potenziale in altre aree con gli stessi problemi della Sardegna,
che soffre del problema della desertificazione e l'abbandono di
almeno 70mila ettari. Con una possibile ricaduta in termini di
occupazione. "La stima è che ogni mille tonnellate di
bioplastiche prodotte si creino 60 posti di lavoro", ha spiegato
Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont. (ANSA)
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Ambiente: Novamont guida progetto bandiera Ue su bioeconomia
FIRST2RUN crea filiera in Sardegna, da cardi a bioplastiche