(ANSA) - STRASBURGO, 28 APR - Dal primo gennaio 2018 i
proprietari delle navi sopra le 5mila tonnellate di stazza lorda
che usano i porti Ue saranno obbligati a monitorare le emissioni
di CO2 ad ogni viaggio e su base annuale. Lo prevedono le nuove
regole approvate oggi dall'Assemblea di Strasburgo, per
aumentare le informazioni sull'efficienza e le emissioni delle
navi, e incoraggiare la riduzione della CO2 e del consumo di
carburante.
"Il trasporto marittimo non rientra in nessuna misura di
riduzione dei gas serra" spiega il relatore del testo, il
portoghese José Inacio Faria (Alde), secondo cui "quello di oggi
è il primo passo per ridurre le emissioni: se non verrà fatto
nulla, queste saranno quasi raddoppiate entro il 2030".
"Questa legislazione - precisa Faria - si applica a tutte le
navi che usano i porti europei e sarà l'occasione per
influenzare i negoziati nell'ambito dell'Organizzazione
marittima mondiale (IMO)" per raggiungere "un ambizioso accordo
internazionale" taglia-CO2. Nella nuova normativa non rientrano
le navi da guerra, le navi ausiliarie, quelle per la cattura o
la trasformazione del pesce, navi in legno antiche, navi senza
propulsione meccanica e navi di Stato, per scopi non
commerciali.
La Commissione europea pubblicherà ogni anno un rapporto che
consentirà di valutare l'efficienza dei trasporti marittimi a
seconda di stazza, tipo di nave e attività. Dopo il voto del
Consiglio Ue, le nuove norme entreranno in vigore dal primo
luglio prossimo. (ANSA)
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Clima: eurodeputati, ok a monitoraggio emissioni CO2 navi
Da 2018 tutti gli armatori che usano porti Ue faranno rapporto