(ANSA) - BRUXELLES, 24 FEB - Un maxi-piano su cinque anni per
liberare dalla dipendenza energetica l'Europa, gigante dai piedi
d'argilla ora impaludato nella crisi ucraina e in quella
economica, dove le forniture di energia dipendono per il 53% dai
capricci del mercato, della sua opacità e dei paesi terzi. E' la
Strategia quadro per l'Unione dell'energia che la Commissione Ue
presenterà domani, il primo documento di questo tipo mai
partorito da Bruxelles con una serie di misure onnicomprensive
di cui quindici prioritarie da quest'anno sino al 2020, per
arrivare a un "trasformazione dalle fondamenta del sistema
energetico dell'Europa" che ora paga il doppio o il triplo
rispetto agli Usa.
Bruxelles punta - secondo la bozza di cui l'Ansa ha copia - a
un "sistema integrato a livello continentale dove l'energia
scorre liberamente attraverso le frontiere, basato sulla
concorrenza e il miglior uso possibile delle risorse, e con una
regolamentazione efficace dei mercati dell'energia a livello Ue
dove necessario", e questo "allontanandosi da un'economia
guidata dai combustibili fossili". Si va infatti dalla sicurezza
delle forniture di gas, incluso un piano per il gas liquefatto
naturale (Lng), al taglio dell'uso del petrolio per
un'integrazione maggiore delle rinnovabili ridisegnando il
mercato elettrico, considerando l'efficienza una "fonte
energetica vera e propria" e lavorando su trasporti, industria e
concretizzando la politica climatica Ue.
Cinque i pilastri: sicurezza energetica, mercato interno,
efficienza, decarbonizzazione, e ricerca e innovazione. Sui
primi fronti, la Commissione intende, oltre ad accelerare per
completare o realizzare infrastrutture e interconnessioni
mancanti (sfruttando anche il Piano Juncker) e il Corridoio Sud,
presentare tra 2015 e 2016 una revisione del regolamento sulla
sicurezza del gas oltre a un Piano per il Lng, il suo stoccaggio
e il suo trasporto, "rimuovendo gli ostacoli" anche per lo shale
americano. Lavorerà anche per un meccanismo volontario per i
paesi più dipendenti per acquisti collettivi di gas in caso di
emergenza, rivedrà le norme sugli accordi intergovernativi come
quelli per esempio stretti per South Stream attribuendosi un
potere di valutazione ex ante, e presenterà anche un regolamento
sulla sicurezza dell'elettricità di cui l'Ue è sprovvista.
Nel 2016 arriverà il piano che ridisegnerà il mercato
elettrico europeo, integrando i produttori di rinnovabili e
nell'ottica dei target di interconnessione del 10% nel 2020 e
15% nel 2030, ma anche l'analisi dei prezzi e dei costi
dell'energia. L'obiettivo è eliminare entro il 2016 le tariffe
regolamentate inferiori ai costi reali, introducendo per le
famiglie a rischio povertà agevolazioni per pagare le bollette a
carico dei consumatori che non ne hanno diritto.
Sempre tra questo e il prossimo anno Bruxelles rivedrà la
legislazione sull'efficienza energetica per raggiungere il
target di almeno il 27% entro il 2030, e quest'anno presenterà
anche una strategia su riscaldamento e aria condizionata negli
edifici, usando anche i fondi Ue per l'edilizia. Per ridurre la
CO2, nel 2016 sul fronte trasporti verrà rivista la direttiva
Eurovignetta in base al principio di "chi inquina o usufruisce
paga", oltre a tutta la legislazione su auto, camion e veicoli
pesanti. Nel 2017 arriverà poi un piano complessivo, inclusi i
carburanti alternativi, per la decarbonizzazione. "L'Europa",
recita il documento Ue, "deve fare le scelte giuste ora".(ANSA).
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Unione energetica Ue, risposta a Ucraina e crisi economica
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