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Energia: Ue prepara strategia per futuro, attesa per il 25

Sicurezza, interconnessioni, mercato unico, target climatici

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 2 FEB - La strategia energetica dell'Ue per i prossimi anni, dalla sicurezza alle interconnessioni, dal completamento del mercato unico all'efficienza energetica e al taglio delle emissioni. E' quella che la Commissione Ue presenterà, salvo slittamenti, il 25 febbraio, con il "Quadro strategico per un'Unione dell'energia resistente con una politica sul cambiamento climatico che guarda al futuro". A questo si aggiungeranno una comunicazione sul clima in vista della conferenza di Parigi, e una sull'obiettivo del 10% di interconnessioni elettriche.

La nuova strategia, che parte dal lavoro svolto dal vecchio esecutivo sullo sfondo della crisi ucraina e che già aveva individuato le debolezze europee su sicurezza, infrastrutture, forniture, prezzi, competitività industriale e costi per le famiglie, sarà basato su cinque pilastri. Primo, la sicurezza delle forniture e la solidarietà europea, con diversificazioni di fonti, rotte e meccanismi di aiuto tra stati membri, reverse flow incluso. Poi il completamento del mercato interno, con la questione dei costi e dei prezzi energetici, sia quelli al dettaglio per i consumatori che per garantire la competitività dell'industria europea. Poi la realizzazione o il completamento di infrastrutture e interconnessioni, al centro del Piano Juncker. Inoltre ci sono le aree strategiche relative all'efficienza energetica, alla decarbonizzazione e al taglio delle emissioni, oltre al nuovo sistema degli Ets. Infine, la ricerca e innovazione nel settore energetico e climatico. La strategia verrà definita progressivamente nelle prossime settimane, e le discussioni continueranno sino all'ultimo.

Intanto mercoledì verrà fatto un primo giro di tavolo tra i commissari, mentre venerdì a Riga ne discuteranno i ministri dei 28 con i commissari Maros Sefcovic e Miguel Canete. Altro appuntamento chiave la riunione a Sofia lunedì 9 febbraio tra i paesi Ue 'orfani' di South Stream e i due commissari. La Bulgaria, la più colpita dallo stop russo al gasdotto, si è proposta come hub del gas per l'Europa centro-orientale.(ANSA).

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