(ANSA) - BRUXELLES, 29 OTT - Bocche cucite e massima
prudenza. Nessuno osa sbilanciarsi sull'esito dell'ennesimo
trilaterale 'decisivo' per un'intesa sul gas tra Mosca e Kiev,
mentre sono ancora in corso i negoziati a Bruxelles a guida
della Commissione Ue, che rischiano di protrarsi tutta la sera.
La possibilità di un accordo è stata data, anche dallo stesso
commissario Ue all'energia Guenther Oettinger che modera le
discussioni tra i ministri russo Alexander Novak e ucraino Iuri
Prodan, al 50%. E a rendere ancora più difficili le discussioni,
arriva anche il nuovo degradarsi della crisi ucraina e le
tensioni Nato-Russia, con l'allerta per un'insolita attività
aerea militare russa sopra i cieli europei.
Sul fronte gas, però, i nodi restano gli stessi di una
settimana fa, come ha ammesso lo stesso commissario Ue
all'energia: il prezzo di mercato che Gazprom e Naftogaz
dovranno fissare per le nuove forniture di gas, la certezza che
Mosca richiede del pagamento da parte di Kiev, e la sicurezza
che l'accordo non cambi e sia legalmente vincolante che invece
chiede Kiev a Mosca. La questione principale resta, però, il
fatto che l'Ucraina non ha i soldi per pagare il gas della
Russia, e questa chiede quindi a Bruxelles di fare da garante
per il pagamento. La Commissione, però, non lo può legalmente
fare. E dall'altro ha già predisposto insieme al Fmi un
pacchetto di assistenza macroeconomica, a cui ne seguirà un
nuovo ma solo nell'anno nuovo, verosimilmente a febbraio. Spetta
quindi a Kiev, con l'aiuto di Bruxelles e del Fmi, che già ha un
conto bloccato con 3,1 mld di dollari per il pagamento del
debito pregresso di Kiev verso Mosca per il gas, riorientare
l'utilizzo dei fondi Ue e Fmi per pagare le forniture a Gazprom,
mentre ci sono ancora due tranche di aiuti del Fmi per un totale
di circa un miliardo di dollari che potrebbero in qualche modo
rientrare in gioco.
Oettinger, al suo arrivo alla riunione, non ha escluso
sviluppi su questo fronte, ma senza fornire dettagli. Novak però
è stato chiaro prima dell'avvio degli incontri a Bruxelles:
"Speriamo in un accordo oggi, ma finora non abbiamo sentito
nulla sulla questione del credito per l'Ucraina". Fisso sulle
sue posizioni anche Prodan: "Vogliamo un accordo legalmente
vincolante per la Russia".
Intanto la comunità internazionale, Ue compresa, ha "deplorato"
le elezioni che si terranno nell'Est separatista dell'Ucraina
quando Mosca ha già annunciato che ne intende riconoscere il
risultato. E anche il ministro degli esteri uscente Federica
Mogherini, che ha parlato con il presidente ucraino Petro
Poroshenko, ha definito illegittimo il voto. La situazione sta
mettendo in difficoltà anche la consegna da parte della francese
Mistral di due navi da guerra a Mosca, che questa oggi ha
annunciato per il 14 novembre, salvo poi smentita del
costruttore.(ANSA).
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Ucraina: stretta finale negoziato gas tra nuove tensioni
Cauta Bruxelles, possibilità intesa a 50%. Nodo pagamento Kiev