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Clima: Ue,Corte Conti bacchetta istituzioni su emissioni CO2

Devono fare di più, in troppe non hanno fissato target tagli

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 15 OTT - Le istituzioni Ue devono fare di più per ridurre le proprie emissioni di CO2. Dopo aver invertito il trend di aumento dei consumi di energia degli edifici, non c'è stato altrettanto impegno per tagli chiari su altre fonti di CO2, come i viaggi di lavoro. A stilare il giudizio è la Corte dei Conti Ue, che ha esaminato "l'impronta di carbonio" di 15 fra istituzioni e agenzie Ue. "Le istituzioni Ue devono dare l'esempio nel sostenere i prossimi obiettivi per il 2030 di taglio delle emissioni" afferma Ladislav Balko, responsabile del rapporto, secondo cui una certa coerenza è alla base della "credibilità" stessa delle politiche europee. Secondo il rapporto della Corte dei Conti Ue, oltre la metà delle istituzioni europee esaminate non ha quantificato nessun obiettivo di taglio delle emissioni e le compensazioni volontarie vengono impiegate in maniera limitata. Sebbene la Commissione Ue promuova la pratica degli "appalti verdi", quelli con criteri più rigorosi sono stati impiegati in meno del 20% delle 160 procedure esaminate. Più di metà di queste procedure poi sono state valutate come 'non verdi' o 'poco verdi'. A dare una mano è la certificazione EMAS: sette istituzioni su 15 ce l'hanno e cinque stanno preparando la registrazione.

Questa certificazione, riferisce la Corte dei Conti Ue, una volta introdotta ha portato miglioramenti nella performance ambientale e risparmi economici. (ANSA) Leggi l'articolo completo su ANSA.it