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L'Ue assegna 720 milioni di euro a sette progetti di idrogeno verde

Si chiude al prima asta della Banca europea dell'idrogeno. La seconda "entro fine anno"

L'Ue assegna 720 milioni di euro a sette progetti di idrogeno verde

Redazione Ansa

BRUXELLES - Finlandia, Spagna, Portogallo e Norvegia. La Commissione europea mobiliterà quasi 720 milioni di euro per realizzare sette progetti per la produzione di idrogeno rinnovabile in quattro Stati membri attraverso la Banca europea dell'idrogeno, l'iniziativa lanciata dalla Commissione europea per portare la produzione di idrogeno in Europa dalla nicchia alla scala, riducendo il divario economico tra i costi più alti delle energie verdi, compreso l’idrogeno rinnovabile prodotto da elettrolisi, e l’idrogeno prodotto da altri processi, per i primi progetti.

Bruxelles ha annunciato il 30 aprile i risultati della prima asta, lanciata da Bruxelles lo scorso 23 novembre per un valore totale di 800 milioni di euro. I sette progetti - di cui uno in Finlandia e Norvegia e due in Spagna e Portogallo - produrranno idrogeno rinnovabile in Europa e riceveranno un contributo “da 8 a 245 milioni di euro” per colmare la differenza di prezzo tra i loro costi di produzione e il prezzo di mercato dell'idrogeno, attualmente determinato da produttori non rinnovabili. La prima asta - fa sapere ancora Bruxelles - ha attirato 132 offerte in totale e i vincitori prevedono di produrre 1,58 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile in dieci anni, risparmiando “oltre 10 milioni di tonnellate di emissioni di CO2”. La Commissione fa sapere che un secondo bando sarà lanciato “entro la fine dell’anno”.

"La Banca europea dell'idrogeno fornirà un valido supporto alla decarbonizzazione dell'industria europea. L'elevato numero di offerte e gli investimenti assegnati oggi sono un chiaro segnale di fiducia nel nascente mercato dell'idrogeno rinnovabile", ha spiegato il vicepresidente esecutivo per il Green Deal, Maroš Šefčovič, ricordando che in "Europa esiste una forte pipeline di progetti e un'industria competitiva. Sono segnali incoraggianti per il futuro di questa importante tecnologia a zero emissioni".

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